Maurizio Cattelan si trasforma in miniatura e trasforma le città in un gioco d’arte
Dal 30 settembre al 7 ottobre 2025, Maurizio Cattelan dà vita a un progetto che unisce arte pubblica, gioco e riflessione sul valore dell’opera d’arte nel contesto urbano e digitale.
In collaborazione con Avant Arte, piattaforma internazionale dedicata all’arte contemporanea, l’artista lancia Where’s Maurizio?, una vera e propria caccia al tesoro globale per scoprire la sua nuova scultura inedita, We Are the Revolution (2025).
Il progetto non è solo un’opportunità per vincere un’opera d’arte, ma una riflessione ironica e partecipativa sul ruolo dell’artista, sul concetto di galleria e sulla percezione del valore dell’arte.
L’arte che si fa gioco e spazio urbano
Il cuore dell’iniziativa sono cento miniature in resina dell’opera, nascoste in luoghi inaspettati nelle città di New York, Londra e Amsterdam. Bancarelle di mercatini, negozi di quartiere, angoli nascosti diventano scenografie di un gioco diffuso, in cui il pubblico è chiamato a osservare la città con occhi diversi, trasformandosi in cacciatore d’arte.
Ogni giorno, due indizi verranno pubblicati sul sito dedicato, invitando i partecipanti a decifrarli e a localizzare le opere. A New York la caccia sarà fisica, costringendo i partecipanti a spostarsi e interagire con la città; a Londra e Amsterdam, invece, la sfida sarà digitale, con possibilità di partecipare online e inviare le risposte attraverso il sito ufficiale.
Un elemento centrale dell’operazione è l’ironia legata al prezzo delle miniature, che varia a seconda del contesto: da 0,99 dollari in una bodega newyorkese fino a 9.999 euro in un negozio d’antiquariato. In questo modo Cattelan mette in luce quanto il valore dell’arte sia condizionato non solo dalla fama dell’artista, ma anche dal contesto in cui l’opera viene presentata. Ogni spazio urbano diventa quindi una galleria a cielo aperto, trasformando la città in un palcoscenico dove il pubblico diventa protagonista.
Ironia e provocazione: da Beuys a Cattelan
We Are the Revolution nasce come reinterpretazione della celebre Untitled (2000) e richiama La Rivoluzione Siamo Noi, opera in cui Cattelan omaggia Joseph Beuys, ma al tempo stesso ne sovverte il messaggio. Beuys affermava che “ogni uomo è un artista”, proponendo un’idea democratica e utopica dell’arte. Cattelan ribalta questa prospettiva con la sua consueta ironia: “Io non sono davvero un artista”.
L’effetto è duplice: da un lato la miniatura diventa un oggetto di autoironia, dall’altro mette in discussione il ruolo dell’artista nella società contemporanea. La figura dell’autore non è più soltanto creatore, ma diventa anche oggetto, protagonista di un gioco simbolico che trasforma il concetto di opera d’arte in esperienza condivisa. La scelta di realizzare una versione in miniatura sottolinea ulteriormente la contraddizione tra grandezza simbolica e dimensioni fisiche ridotte, invitando a riflettere su ciò che rende davvero prezioso un’opera.
Mille sculture, mille possibilità
L’edizione di We Are the Revolution è limitata a 1.000 pezzi, ognuno realizzato a mano in resina e dipinto artigianalmente da un team di specialisti. Ogni scultura è numerata singolarmente e accompagnata da un certificato di autenticità firmato dall’artista, garantendo unicità e valore collezionistico.
Il prezzo di ciascun pezzo è fissato a 1.500 euro e le opere saranno assegnate tramite sorteggio sul sito di Avant Arte. Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 24 ottobre 2025 e i partecipanti selezionati verranno contattati entro 24 ore dalla chiusura. Come afferma Cattelan: “Se non avete mai pensato di poter appendere una mia effigie in casa vostra, siamo in due.” La dichiarazione sintetizza il tono giocoso e dissacrante dell’artista, capace di mescolare riflessione e ironia senza perdere profondità concettuale.
L’arte fuori dalla galleria
Con Where’s Maurizio?, l’arte esce dalla galleria e si trasforma in evento urbano e partecipativo. Ogni città diventa galleria, ogni negozio o mercatino diventa palcoscenico e ogni partecipante diventa parte integrante dell’opera stessa.
Il progetto rompe la tradizionale separazione tra pubblico e opera, tra spazio espositivo e città, introducendo una dimensione ludica che rende l’esperienza artistica immediata e coinvolgente.
Una collaborazione speciale con Avant Arte
La collaborazione con Avant Arte rappresenta un passo significativo nel rapporto tra arte contemporanea e piattaforme digitali. Attraverso questo progetto, la partecipazione del pubblico non si limita più alla semplice osservazione dell’opera: collezionisti, appassionati e curiosi diventano parte attiva dell’esperienza artistica, contribuendo alla creazione di un percorso condiviso che unisce fisico e digitale. Le piattaforme online permettono infatti di raggiungere un pubblico globale, offrendo opportunità di accesso e partecipazione che tradizionalmente erano riservate a un’élite del mondo dell’arte.
Allo stesso tempo, l’iniziativa mantiene intatto il fascino provocatorio e ironico tipico di Cattelan. L’artista, infatti, riesce a combinare l’esperienza ludica della caccia al tesoro con una riflessione critica sul valore dell’arte, trasformando ogni città in un palcoscenico e ogni miniatura in simbolo di provocazione culturale. Questo equilibrio tra tecnologia e intervento urbano mostra come il digitale possa amplificare l’impatto dell’arte contemporanea senza sostituire l’esperienza fisica: l’arte esce dalla galleria, invade le strade e diventa un momento condiviso, capace di coinvolgere sia i collezionisti che il pubblico generale.
In questo senso, il progetto dimostra che le piattaforme digitali non servono solo a vendere o promuovere opere, ma possono diventare strumenti per democratizzare l’arte, rendendola più accessibile, partecipativa e interattiva, pur conservando la dimensione concettuale e la provocazione tipiche di Cattelan. L’iniziativa sottolinea come la relazione tra artista, pubblico e mercato possa essere ripensata in chiave innovativa, integrando strumenti tecnologici e interazioni urbane senza sacrificare la profondità critica e il carattere unico dell’esperienza artistica.
Arte, gioco e riflessione
Where’s Maurizio? va oltre la semplice caccia al tesoro: è un’esperienza che fonde ironia, gioco e riflessione sul valore dell’arte, coinvolgendo il pubblico in modo attivo e diretto. Cattelan dimostra ancora una volta la sua capacità di sorprendere e provocare, trasformando la città in una galleria a cielo aperto e la miniatura in simbolo della potenza concettuale dell’arte contemporanea.
Con questo progetto, l’artista italiano più noto a livello internazionale mette sé stesso al centro della scena, utilizzando l’arte come mezzo provocatorio per sfidare convenzioni sociali e culturali.
La vera forza dell’iniziativa risiede proprio in questo ritorno all’esperienza fisica e urbana dell’arte, che riporta lo sguardo del pubblico offline, tra strade e negozi, rendendo l’arte contemporanea un evento partecipativo, ironico e profondamente riflessivo.


