Il futuro degli store parte dalla Cina
Nel cuore pulsante di Nanchino, lungo l’iconica Xinjiekou Commercial Street, ZARA ha inaugurato il suo nuovo flagship asiatico: ZARA Nanjing Xinjiekou Flagship Store, un progetto che non solo ridefinisce l’esperienza del retail, ma stabilisce un nuovo standard per l’intero settore.
Firmato dallo studio AIM Architecture, questo concept store rappresenta una visione architettonica e progettuale all’avanguardia, dove retail, spazio urbano e cultura locale convergono in una narrazione immersiva e fluida.
Non si tratta più soltanto di vendere abiti, ma di ridefinire i confini tra esperienza, tecnologia, comunità e architettura.
Retail come infrastruttura urbana: un’estensione della città
Fin dall’esterno, il flagship ZARA di Nanchino comunica una dichiarazione architettonica forte e contemporanea. Il progetto si sviluppa su 3.450 mq distribuiti su due livelli, ma la vera innovazione risiede nella sua pelle architettonica fluida, che con la sua grande pensilina a sbalzo e la facciata trasparente in vetro ultra-clear non crea un distacco tra dentro e fuori, bensì una continuità urbana. Il negozio si comporta come un’infrastruttura pubblica, generando una nuova piazza, un luogo di interazione e socialità.
La red brick mountain staircase, una scala monumentale in mattoni rossi recuperati che collega i due livelli, diventa simbolo dell’incontro tra tradizione locale e innovazione internazionale.
Oltre alla funzione di collegamento verticale, ospita sedute, aree espositive e lo Zacaffè, primo caffè firmato ZARA in Asia, progettato dallo studio Art Recherche Industrie con ispirazioni tratte dall’architettura vernacolare cinese.


L’architettura della trasparenza e della performance
ZARA ha integrato in questo store un sistema di trasporto automatizzato degli indumenti, visibile attraverso una parete vetrata, trasformando un elemento solitamente tecnico in parte integrante del racconto spaziale. Il negozio è pensato come una macchina performativa, dove logistica e servizio convivono in modo armonico, lasciando al personale il compito di curare l’accoglienza e l’interazione con il cliente.
Questa trasparenza è anche un gesto progettuale: mostrare il funzionamento interno significa instaurare fiducia e legittimare l’efficienza di un modello retail che abbraccia la tecnologia senza nasconderla. La visione è quella di uno store che lavora in tempo reale, riducendo l’attrito nei flussi d’acquisto e migliorando l’efficienza operativa.
Un’esperienza sensoriale e stratificata
L’interior design abbandona il linguaggio sterile del minimalismo per esplorare un materialismo autentico e stratificato. Cemento levigato, colonne strutturali a vista, cassoni in calcestruzzo sul soffitto, acciaio inossidabile e legno scuro compongono una palette cruda ma calda, industriale ma accogliente. Ogni materiale è scelto non solo per il suo valore estetico, ma per la sua capacità di generare atmosfera e identità.
Il piano terra ospita ZARA Salon, un ambiente intimo ed esclusivo che propone un’esperienza di acquisto su misura, con camerini privati, servizi di personal styling prenotabili e collezioni in edizione limitata. L’arredo è pensato per ricordare un living domestico, favorendo comfort e permanenza.
Il piano superiore, invece, incarna un’energia giovane e sperimentale, dove si alternano collezioni iconiche come Zara Origins, Seoul Edition e 90s Archive, all’interno di spazi caratterizzati da accostamenti materici non convenzionali.
Digitalizzazione esperienziale: lo store come piattaforma phygital
Uno degli elementi più innovativi dello store è la zona Fit Check, una cabina fotografica prenotabile dotata di tecnologia professionale per scattare foto e video in alta qualità, pensata per i clienti più digitalizzati.
Non si tratta solo di uno spazio estetico, ma di una nuova interfaccia tra fisico e digitale, che consente di documentare e condividere il proprio stile in tempo reale, integrando l’esperienza d’acquisto nella propria identità digitale.
Questa trasformazione verso uno store phygital è supportata anche da distributori automatici di abbigliamento, una novità assoluta a livello globale. Collocati in punti strategici dello store, offrono selezioni rapide di t-shirt da uomo e donna, abbattendo le barriere tra tempo, spazio e consumo.


Una piattaforma culturale
Lo ZARA Nanjing Xinjiekou Flagship Store non è semplicemente uno store evoluto, è una piattaforma culturale urbana. L’ingresso a doppia altezza, che funge da plaza e spazio flessibile per eventi, è pensato per ospitare installazioni artistiche, storytelling di brand e attivazioni culturali.
Il negozio entra così in dialogo attivo con la città, offrendo uno spazio non solo per il commercio, ma anche per la riflessione, l’incontro e la produzione culturale.
Un modello scalabile e contestualizzato
Ciò che rende questo progetto particolarmente significativo è la sua capacità di essere replicabile senza perdere specificità.
ZARA ha creato un modello che può essere adattato in altri contesti urbani globali, mantenendo però una forte connessione con il luogo in cui si inserisce, grazie all’uso di materiali locali, riferimenti culturali e soluzioni architettoniche site-specific.

