Il naufragar m’è dolce e sensuale
Jean Paul Gaultier Haute Couture by Ludovic de Saint Sernin – Il 28 gennaio 2025, il mondo della moda ha assistito a un evento straordinario con la sfilata di Jean Paul Gaultier Haute Couture SS25, disegnata dal giovane e audace Ludovic de Saint Sernin. Dopo il ritiro di Jean Paul Gaultier nel 2020, la maison ha intrapreso un percorso di rinnovamento, invitando designer emergenti e affermati a reinterpretare il suo universo, creando un ponte tra tradizione e innovazione. Tra i designer che hanno avuto l’onore di guidare il brand negli ultimi anni ci sono stati Simone Rocha e Nicholas di Felice, ma è con Saint Sernin che sembra esserci una connessione estetica davvero potente, un incontro tra sensualità e audacia che esplora nuove frontiere della moda.
Ludovic de Saint Sernin: Un designer di sensualità e audacia
Saint Sernin è noto per il suo approccio minimalista, che celebra la fluidità di genere, l’erotismo e la forma del corpo umano. Sebbene la sua estetica sia più essenziale rispetto alla tradizione opulenta di Gaultier, il designer belga ha saputo incarnare perfettamente l’anima provocatoria e innovativa della maison, mantenendo viva l’eredità della sensualità senza tempo che ha reso famoso Jean Paul Gaultier.
Il designer ha scelto di fare un invito molto particolare per la sua sfilata, utilizzando una candela e un pacco di fiammiferi come simbolo della sua collezione, intitolata “Le Naufrage”. L’odore evocativo di alghe, ambra grigia e legno umido ha introdotto i partecipanti a una visione sensoriale in perfetta sintonia con il tema marino della collezione. Questo profumo in collaborazione con Jean Paul Gaultier Fragrances & Givaudan ha affascinato gli ospiti, immergendoli ancora di più nell’universo subacqueo e sensuale creato dal designer.
Le stelle alla sfilata
Tra gli ospiti più attesi non potevano mancare alcune delle celebrità più amate dal designer, come Kylie Jenner, che indossava un abito su misura con corsetto ampio e una gonna trasparente ricamata con onde. Jennie RubyJane, il cui abito a sirena chiaro con perline evocava il movimento delle onde, e Aya Nakamura, la cantante francese di origini maliane, che indossava un lungo corsetto turchese nello stile distintivo di Saint Sernin.
Nel front row, Jean Paul Gaultier stesso, seduto con entusiasmo, ha seguito da vicino il lavoro del suo possibile successore. Le voci che lo vogliono come designer definitivo per il brand hanno fatto il giro, ma per ora rimangono solo rumors.
“Le Naufrage”: La collezione sensuale e teatrale
Il nome della collezione, “Le Naufrage”, si ispira al naufragio come metafora di una fusione tra corpo, mente e natura, un tema che ha trovato piena espressione nelle creazioni di Saint Sernin. La collezione ha evocato il fascino dei fondali marini, tra sirene, divinità marine e naufraghe, con elementi simbolici che si riflettono nella mitologia e nell’astrologia. Il designer ha utilizzato figure archetipiche come Undine, Mélusine, Afrodite, Cupido, Ariel, Lo Scorpione, La Vergine, Il Leviatano, Il Narratore e La Premonizione per creare un dialogo visivo tra l’arte della couture e la narrazione epica, come nelle tragedie di Omero.
Un elemento centrale di questa collezione è la corsetteria, che diventa protagonista assoluta, enfatizzando la forma del corpo con audacia e romanticismo. Tra le silhouette più audaci, troviamo i corsetti in latex color antracite effetto coccodrillo, accompagnati da velature e reti sfibrate che evocano la cultura BDSM, con richiami anche alla sensualità dei movimenti delle modelle in passerella. Un gioco di corde, che crea un’estetica sensuale e potente, contrasta con la palette di tonalità fredde, ispirate alle tempeste notturne sugli oceani.
Apolline Rocco Fohrer ha indossato un abito che presentava un corsetto con un decoro a forma di timone di una nave, simbolo di guida e navigazione. Alex Consani ha indossato un abito rosso a sirena con un testo sul corpo, che evocava la forza di un naufragio.
Jean Paul Gaultier Haute Couture by Ludovic de Saint Sernin: La teatralità nella passerella
La passerella stessa non è stata solo una sfilata, ma una vera e propria coreografia. Pat Boguslawski, il coreografo più amato dalla moda, ha diretto i movimenti delle modelle, creando una performance che ha incantato gli spettatori. La quinta scenica in drappeggio, ormai trend consolidato nella moda e nel design, ha conferito un’atmosfera ancora più teatrale all’evento. Ogni modella ha recitato la propria parte in un balletto sensuale, tra gesti ammiccanti e movimenti sinuosi, come in una favola oscura e subacquea.
Un viaggio nell’estetica del naufragio: “Naufragar m’è dolce in questo mare”
Questa collezione ci rimanda direttamente alla celebre poesia di Giacomo Leopardi, “Naufragar m’è dolce in questo mare”, in cui il naufragio diventa una metafora della fusione con l’infinito e con l’universo. Proprio come il poeta, che trova nel naufragio una dolce esperienza interiore, Saint Sernin esplora un’immersione nel profondo degli abissi, facendo della sensualità e della trasformazione il cuore della sua estetica. La collezione, quindi, non è solo un tributo al mare e alle sue creature mitologiche, ma anche una riflessione sul corpo e sul desiderio, in cui la bellezza e la potenza si fondono in un’unica, audace dichiarazione.
Ludovic de Saint Sernin: il futuro della maison Jean Paul Gaultier?
Alla fine della sfilata, il designer Ludovic de Saint Sernin è uscito sulla passerella con la stessa sicurezza e il carisma di un modello, salutato con applausi entusiasti. Subito dopo, è corso ad abbracciare il suo mentore, Jean Paul Gaultier, con un gesto che sembrava quasi segnare l’inizio di una nuova era per il brand. Sarà lui il prossimo direttore creativo di Jean Paul Gaultier? Solo il tempo lo dirà, ma una cosa è certa: la collaborazione tra i due ha portato in scena una collezione che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Haute Couture.
Ludovic de Saint Sernin ha trovato nella maison Gaultier il suo terreno ideale per esplorare un’estetica che celebra il corpo, la sensualità e la teatralità in modo unico, innovativo e provocatorio. La sua collezione, che esplora il naufragio e il mare come metafora di un viaggio profondo nell’inconscio, è stata una delle più affascinanti e seducenti dell’intera stagione.