MIU MIU FW25

Il segreto del contraddittorio e la femminilità secondo Miuccia

Miu Miu ha presentato la collezione FW25 nell’ultima giornata della Paris Fashion Week.

Il brand del gruppo Prada, con a capo la direttrice creativa Miuccia Prada, ha scritto un nuovo capitolo sulle passerelle parigine. Questa volta, Miu Miu ha sposato il tema dominante di questa stagione di fashion show: l’esplorazione della quotidianità. Dopo il fenomeno del “quiet luxury”, la quotidianità diventa il nuovo trend, spingendo i brand a proporre capi commercializzabili e adatti alla vita di tutti i giorni. Un approccio che rende felici sia il reparto commerciale che quello finanziario.

Tanti i prodotti destinati a diventare nuovi successi. Vediamo nel dettaglio l’intera collezione.

La location

Come sempre, lo spazio scelto è quello di Miu Miu a Parigi: l’ipostilo del Palais d’Iéna. La passerella, avvolta in un delicato giallo tenue, richiama una delle tonalità primarie del brand. La scenografia è essenziale: nessun eccesso, nessuna spettacolarizzazione, solo gradinate con basi e resti di vecchie sedie in legno vintage. Dopo una serie di trasformazioni nelle stagioni precedenti, questa volta la struttura dell’ipostilo viene esaltata, attribuendo valore alla sua architettura industriale. Rivestito di moiré giallo, lo spazio si trasforma in un’affermazione audace e inequivocabile.

Anche il sound design è studiato nei minimi dettagli: atmosfere vintage si intrecciano con suoni più tecno e sperimentali durante la sfilata, creando un contrasto sonoro affascinante.

Il front row, come sempre, è ricchissimo di ospiti: Isabelle Albuquerque, Towa Bird, Raffey Cassidy, Lou Doillon, Rila Fukushima, Amelia Gray, Gigi Hadid, Laura Harrier, Xiao Wen Ju, Oscar Lesage, Suzanne Lindon, Lena Mantler, Sarah Paulson, e molti altri.

I look della collezione FW25 di Miu Miu

Il titolo della collezione, “Femininities”, suggerisce un’esplorazione delle molteplici espressioni della femminilità. L’uso del plurale indica che non esiste un’unica definizione di femminilità, ma piuttosto una varietà di interpretazioni, stili e identità.

Miuccia Prada affronta la femminilità come un concetto in continua evoluzione, che si esprime attraverso gli abiti in modo provocatorio e riflessivo. La costruzione dei capi gioca con la forma, distaccandosi dalla silhouette naturale del corpo per creare nuove proporzioni. Le curve, simbolo di femminilità, vengono integrate nei capi o progettate sotto di essi. I tessuti sono manipolati, piegati, modellati per ottenere volumi innovativi.

Il potere della femminilità si esprime anche nella trasformazione di elementi tradizionalmente maschili. I reggiseni diventano strutture che ridefiniscono la silhouette, la lingerie emerge nei dettagli di maglieria pointelle, nei vestiti di satin e nelle gonne tagliate in sbieco. Il focus è sul decolleté, sulla sartoria e sugli abiti che rivelano il corpo sottostante in un gioco di velature e sovrapposizioni.

Gli emblemi del femminile vengono enfatizzati: spille, bracciali, collane, mantelle e stole di pelliccia si ripetono con audacia, contribuendo a conferire valore ai capi ispirati alla quotidianità. L’invenzione risiede nell’essenziale, con una sensibilità particolare per i materiali: lana infeltrita, satin di cotone, maglia di seta. Tattilità e sensualità diventano i protagonisti di una ricerca sulla forma e sulla materia.

Dopo stagioni di cambiamenti, la struttura dell’ipostilo del Palais d’Iéna torna ad essere protagonista, avvolta in moiré giallo per sottolinearne l’importanza architettonica.

Miuccia Prada riporta in passerella alcuni must del Novecento: il reggiseno con coppe imbottite a punta ispirato agli anni Cinquanta, il beauty look anni Novanta con capelli cotonati biondo chiaro. Non mancano gonne e tubini, capi apparentemente semplici, resi sofisticati attraverso l’uso di gioielli e pellicce. Anche gli accessori giocano un ruolo chiave: i gambaletti, abbinati alle scarpe, diventano protagonisti grazie a dettagli ricamati.

La sfilata co-ed

La sfilata non si rivolge solo alle donne, ma include una componente maschile con un approccio co-ed. Gli uomini sfilano con pantaloni verde acceso abbinati a giacconi camionneur in pelle usurata con collo di pelo, oppure con completi in lana pesante e giacche a sacchetto che si discostano dal corpo. L’estetica maschile si arricchisce di archetipi classici, reinterpretati con un linguaggio sofisticato.

Il segreto del brand

Miuccia Prada merita il riconoscimento di aver saputo esplorare il suo stesso guardaroba all’interno del brand. Non è chiaro se sia stato il brand a definire il suo stile personale o se in passerella ci siano i capi del suo stesso armadio. Ciò che è certo è che ogni look è perfettamente trasportabile su di lei, come se designer e creazioni si fondessero all’unisono.

La forza di Miu Miu sta nella sua capacità di raccontare la complessità attraverso la semplicità. Il desiderio che innesca è quello della contraddizione: il cervello umano si lascia sedurre dal paradosso, rendendo tutto irresistibile. Ed è proprio questo il segreto del brand. A Miuccia Prada va dato il merito di aver costruito un’estetica che divide, affascina, e soprattutto lascia il segno.

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MIU MIU FW25 – i look

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