Stefania Ruggiero

Il design come somma di scultura e arte

Nel panorama del design italiano in costante evoluzione, emerge la figura di Stefania Ruggiero.

Designer e artista con sede a Milano, Stefania ha arricchito il suo percorso professionale collaborando negli atelier di Paola Navone e Marcel Wanders, attirando l’attenzione di brand e gallerie internazionali negli ultimi anni.

Stefania è appassionata di sperimentazione con i materiali, lavorando soprattutto alla creazione di tappeti. Nel 2023, ha presentato il suo lavoro all’evento Alcova durante la Milano Design Week.

La sua formazione comprende una laurea magistrale in design del prodotto presso il Politecnico di Milano, con un’attenzione particolare alla progettazione di prodotti. 

Cosa continua a studiare oggi e quali sono state le radici della sua passione per l’arte e il design?

 Mantengo vivo il mio interesse visitando mostre, fiere ed eventi indipendenti. Come impegno personale, faccio parte di un collettivo femminista che organizza serate in cui si esibiscono artiste emergenti.

L’arte mi ha sempre affascinato, mentre al design mi sono avvicinata dopo, scegliendolo un po’ per caso all’università. Mi era sembrato un lavoro in cui si potesse disegnare.

Mentre si dice spesso che i giovani designer evitano la “gavetta”, Stefania ha dimostrato il contrario, apprendendo da professionisti del calibro di Paola Navone e Marcel Wanders. 

Ha un messaggio di incoraggiamento per i giovani designer che stanno iniziando il loro percorso di studi o che lo hanno appena concluso? 

Sinceramente, quello del design non è un percorso garantito, ma credo che questo gli studenti lo sappiano già. Posso suggerire di seguire la propria visione, essere genuini, non farsi scoraggiare dai rifiuti, produrre e mostrare il proprio lavoro.

Arte e design sono due elementi che si intrecciano nel suo lavoro.

Qual è la sua opinione sull’arte contemporanea oggi?

Non essendo una critica d’arte, non ho un’opinione specifica sull’arte di “oggi”. L’arte contemporanea mi piace in tutte le sue forme d’espressione.

Milano è indubbiamente il cuore del design italiano. 

Come immagina lo scenario per il resto d’Italia? Cosa ritiene che manchi? Ci sono altri luoghi in Italia che rispecchiano il fermento attorno al design contemporaneo?

Sarebbe bello riuscire a delocalizzare il design in tutta Italia, così i designer potrebbero scegliere di andare a vivere dove preferiscono.

Nei suoi progetti, ha sperimentato con materiali come la resina, la schiuma poliuretanica e le vernici. 

Crede che il futuro del design risieda anche in nuovi materiali? Cosa la affascina di questo mondo in continua evoluzione?

I materiali e le tecniche di produzione sono una delle spinte innovatrici del design, probabilmente vanno contate anche le nuove tecnologie digitali. Il gioco sta proprio nell’aggiunta di nuove variabili.

stefania-ruggiero-tappeti

I suoi lavori sono spesso oggetti unici, seguendo la tendenza di abbandonare il design industriale in favore di creazioni speciali e personalizzate. 

Come affronta la questione degli oggetti unici nella sua pratica?

I pezzi unici sono più vicini al campo della sperimentazione artistica, li considero quasi come interventi scultorei.

Il colore svolge sempre un ruolo fondamentale nei suoi progetti.

Come seleziona i colori che utilizza?

Ehhh il colore è la parte che più mi appassiona e che richiede più tempo. La scelta del colore è decisiva, non un dettaglio. Scelgo i colori per gruppi e accostamenti, non è un singolo colore, ma l’accordo che si crea tra due o più toni.

Ci può parlare dei progetti attuali in cui è coinvolta?

Prossimamente sono in arrivo nuove mostre e nuovi pattern.

Concludendo, vorremmo ringraziarla per la sua disponibilità e chiederle se desidera lanciare un appello ai designer e alla città di Milano.


Mi piace fare gruppo con altri designer e vorrei che la nostra cara Milano ci supportasse con fondi per spazi di lavoro, progetti e mostre rendendo questo lavoro più accessibile.

stefania-ruggiero-design

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto