Il primo campeggio urbano della Milano Design Week per studenti e designer under 30 da tutto il mondo
The Glitch Camp 2025 rappresenta un’opportunità inedita per giovani designer e studenti under 30 provenienti da tutto il mondo di vivere la Milano Design Week da protagonisti.
Ideato da IED in collaborazione con il Comune di Milano e Milanosport S.p.a., questo campeggio urbano gratuito permette di immergersi nell’atmosfera creativa dell’evento e partecipare attivamente alla vita culturale della città.
Per la sua seconda edizione, The Glitch Camp accoglierà i partecipanti all’interno del Centro Sportivo “Enrico Cappelli”, gestito da Milanosport S.p.a., e sulla terrazza di BASE Milano, un hub creativo situato nel cuore pulsante della zona Tortona.
Durante la Design Week, BASE diventa il centro di progetti innovativi e sperimentazioni, offrendo un contesto ideale per connettersi con designer internazionali e stimolare nuove idee.
Un nuovo modo di vivere il design
Più di un semplice alloggio, The Glitch Camp è un’esperienza di comunità. In un contesto urbano frenetico, offre un luogo di pausa e di scambio, permettendo di riflettere sulla relazione tra design e tempo libero. Qui, i partecipanti potranno esplorare come il design influisca sulla qualità della vita e sulla fruizione degli spazi pubblici, grazie a un palinsesto di attività coinvolgenti.
L’iniziativa non solo rende più accessibile la Milano Design Week, ma solleva anche interrogativi sugli usi degli spazi ricreativi e sportivi nella società contemporanea.
È possibile riappropriarsi del tempo libero attraverso il design? The Glitch Camp vuole essere il punto di partenza per una discussione aperta su queste tematiche.
Strutture e servizi
Grazie alla collaborazione con Ferrino, storico marchio dell’outdoor nato a Torino nel 1870, il campeggio ospiterà fino a 600 persone. Ogni partecipante avrà a disposizione:
- Una tenda doppia condivisa con un altro ospite (fino a due notti di permanenza);
- Un kit perfect sleep by IKEA per garantire il massimo comfort;
- Servizi igienici e docce;
- Un bar per momenti di relax e socializzazione;
- Servizio di sicurezza attivo per tutta la durata del soggiorno;
- Un kit di benvenuto con materiali informativi e gadget esclusivi.
Come partecipare
Le iscrizioni sono aperte fino al 31 marzo 2025. Le richieste saranno accettate in ordine di arrivo e, in caso di esaurimento posti, verrà creata una lista d’attesa. Le conferme verranno inviate progressivamente per consentire ai partecipanti di organizzare il proprio viaggio con anticipo.
La Milano Design Week si svolgerà dal 7 al 13 aprile 2025.
The Glitch Week BASE Milano
Una seconda opportunità attende i partecipanti: The Glitch Week BASE Milano. La terrazza di BASE diventerà un campeggio creativo dove designer, architetti e artisti da tutto il mondo si incontreranno per dare vita a nuove connessioni e progetti condivisi.
All’interno del progetto di BASE in zona Tortona, The Glitch Week sarà un laboratorio di idee in continua evoluzione, con esposizioni, residenze open studio, eventi e momenti di scambio culturale. Questo esperimento collettivo si ispira all’energia dei movimenti di protesta urbani e alla capacità della creatività di trasformare la società, mescolando attivismo, innovazione e controcultura.
Un’occasione irripetibile per vivere la Design Week da una prospettiva alternativa, incontrare menti brillanti e contribuire a un dialogo aperto sul futuro del design e del vivere urbano.
The Glitch Camp: una città effimera
The Glitch Camp 2025, che per alcuni giorni trasforma un campo da calcio in un vero e proprio villaggio temporaneo, si inserisce nella tradizione delle città effimere, quei luoghi che nascono e si dissolvono nel giro di pochi giorni o settimane, creando spazi di sperimentazione culturale e sociale.
Sebbene più piccolo, The Glitch Camp segue la scia di celebri esempi come il Burning Man nel deserto del Nevada, il Kumbh Mela in India o altri festival e raduni che danno vita a comunità temporanee fondate su condivisione, creatività e innovazione. Un esperimento urbano che ridefinisce il rapporto tra spazio pubblico, cultura e partecipazione.
