Willy Chavarria SS25

L’América inclusiva e la collaborazione con Adidas

La sfilata Primavera/Estate 2025 di Willy Chavarría si è aperta con un impatto emozionante. La scena era dominata dal gruppo musicale Urban Sierreño Yahritza y Su Esencia, guidato dalla giovane Yahritza Martinez.

I loro toni malinconici risuonavano nell’aria mentre una grande bandiera americana troneggiava sullo sfondo, illuminata drammaticamente dai riflettori. Ma il messaggio di Chavarría era chiaro: non si parlava dell’America che tutti conoscono, ma di América, quella che include le persone comuni, gli immigrati e le culture dell’America Latina, spesso ignorate dalla narrazione dominante.

Con il titolo della collezione América, Chavarría vuole farci riflettere su una visione più ampia del continente. Non si tratta della consueta visione dell’America come superpotenza economica e politica, bensì di un’America costruita sulle spalle di immigrati e lavoratori emarginati.

Nella sfilata, l’ispirazione si concentra su coloro che, giunti a New York in cerca di opportunità, si adattano ai lavori più umili per costruire una vita migliore, tra concierges, operai e barman. Ed è proprio qui che la moda incontra la realtà sociale.

La collezione SS25 di Willy Chavarria

La collezione SS25 di Willy Chavarría, intitolata América, è un omaggio alle persone che fanno funzionare l’America, ma che raramente ricevono il riconoscimento che meritano.

Attraverso le sue creazioni, il designer ha voluto raccontare la vita degli immigrati e della classe operaia, spesso impiegata in lavori umili come concierges negli hotel, operai e barman. Chavarría ha saputo trasformare questi elementi in capi di abbigliamento sofisticati ma autentici, che richiamano l’estetica del workwear americano con uno stile sudamericano.

Cappelli da driver, pantaloni chino oversize e bandane fanno parte di una serie di look ispirati all’estetica hip hop degli anni ’60 e ’70, durante l’era dei diritti civili.

Il messaggio di inclusività e potere popolare è evidente, rafforzato anche dalle collaborazioni con organizzazioni come l’ACLU (American Civil Liberties Union) e la UFW (United Farm Workers), che difendono i diritti civili e dei lavoratori agricoli.

La collezione non poteva arrivare in un momento più significativo, con le elezioni presidenziali americane imminenti, e Chavarría ha usato la moda per denunciare i problemi sociali e politici attuali, ponendo l’accento su un’America più giusta e inclusiva.

Willy Chavarria SS25:La collaborazione con Adidas

Tra i momenti clou della sfilata, spicca la collaborazione con Adidas, che ha portato una ventata di athleisure reinterpretata in stile Chavarría. Le iconiche maglie Adidas sono state rivisitate con il termine “Chicano” stampato in grandi lettere, un riferimento all’identità della popolazione messicana residente negli Stati Uniti.

Le tute, realizzate in tonalità fluo e impreziosite da rouches, si alternavano a minigonne morbide, mescolando estetica sportiva e femminile.

Ma il vero highlight è stata la sneaker “Jabbar”, creata originariamente per Kareem Abdul Jabbar nel 1978, la prima scarpa sportiva realizzata per un atleta, ora rilanciata in una versione a punta, pronta a diventare un must-have della stagione. Il nome dell’atleta compariva su alcuni capi, mentre altre maglie, in rosso, verde, nero e bianco, sfoggiavano la scritta “Chicano”.

Altri pezzi degni di nota includevano giacche sportive con volant e pantaloncini coordinati in tonalità acide neon. La sfilata è stata chiusa con grande impatto da Noah Lyles, l’atleta olimpico che ha vinto medaglie d’oro e di bronzo, che ha sfilato in minuscoli shorts da corsa, incarnando perfettamente l’atteggiamento audace e sicuro della collezione.

In conclusione, la collaborazione di Willy Chavarría con Adidas non è stata solo una semplice operazione di marketing, ma un tributo alla cultura popolare e ai simboli di resistenza, con un chiaro messaggio: il potere è nelle mani del popolo, e lo sarà sempre.

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Willy Chavarría SS25 – i look (Il primo look è il cantautore italiano Mahmood)

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