Il primo secolo dell’Ordine degli Architetti: Le Trasformazioni e le Sfide
Il 24 giugno 1923 rimane inciso come un capitolo fondamentale nella storia dell’architettura e dell’ingegneria italiani, marcando l’inizio di una professione ordinata che ha plasmato il tessuto delle città e dei territori nel corso di un secolo.
In questa ricorrenza (100 anni dalla nascita dell’Albo degli Architetti), ci immergiamo in un viaggio attraverso i decenni, esaminando il ruolo centrale svolto dagli architetti nella costruzione di spazi vitali e nell’influenzare il corso della storia.
Il Valore Primario del Lavoro dell’Architetto: Definire lo Spazio di Vita
L’architetto, con il suo lavoro, ha sempre costruito per l’uomo e per la storia. Al centro della definizione degli spazi di vita, dai territori più piccoli alle grandi città, il suo ruolo va oltre la creazione di strutture fisiche; plasma comportamenti sociali che, a loro volta, contribuiscono alla formazione delle comunità. In questo contesto, il futuro delle generazioni è strettamente legato a come si progettano le città, trovando l’equilibrio giusto con l’ambiente circostante.
100 anni di Architettura – L’Architetto come Armonizzatore tra Estetica e Tecnica
Fin dai tempi di Vitruvio e Costantino, l’architetto è stato l’armonizzatore tra estetica, belle arti e tecnica. La sua formazione doveva essere equilibrata, comprendendo non solo geometria e disegno, ma anche lettere, storia, filosofia, musica, giurisprudenza e persino astrologia. Questa amalgama tra competenze tecniche e umanistiche ha caratterizzato la professione nel corso dei secoli.
Dal Congresso di Roma del 1911 alla Legge del 1923: Il Riconoscimento Ufficiale
Il fermento emerso nel Congresso di Roma del 1911 ha trovato il suo culmine con la Legge 1395 del 24 giugno 1923, riconoscendo ufficialmente la professione ordinata di architetto e ingegnere. Questa legislazione non solo definiva il funzionamento degli Ordini e del Consiglio Nazionale ma stabiliva i confini delle competenze professionali, sottolineando l’importanza di riconoscere il titolo di architetto per tutelare i diritti dei cittadini e consolidare un valore comune.
Ricostruzione Fisica e Sociale: Gli Architetti nella Seconda Guerra Mondiale
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli architetti hanno giocato un ruolo fondamentale nella ricostruzione fisica e sociale del paese. La direttiva europea del 2005 ha ulteriormente sottolineato il ruolo dell’architetto, riconoscendone la capacità di cogliere i rapporti tra uomo, opere architettoniche e ambiente, evidenziando la necessità di adattare gli spazi alle esigenze umane.
Sfide Future: Sostenibilità, Inclusività, e Digitalizzazione
Nell’odierno contesto, mentre celebriamo il passato, sorgono nuove sfide. La professione di architetto (che festeggia 100 anni di Architettura) deve affrontare la necessità di creare un nuovo equilibrio sociale, economico e ambientale. La sostenibilità, l’inclusività e la digitalizzazione diventano elementi chiave per rispondere alle esigenze della società contemporanea, richiedendo un approccio lungimirante e innovativo.
Gli Architetti come Custodi e Creatori del Futuro
La ricchezza dell’Italia risiede nel suo patrimonio storico, artistico e architettonico. Gli architetti, con il loro ruolo di custodi della storia e creatori del futuro, hanno la responsabilità di valorizzare questo patrimonio, guidando il paese verso una nuova cultura dell’abitare. Attraverso ricerca, formazione, innovazione e digitalizzazione, gli architetti possono contribuire alla costruzione di un futuro sostenibile.
Tra Storia e Futuro: L’Architetto al Centro del Cambiamento
Negli anni a venire, gli architetti e gli Ordini continueranno a essere accanto agli italiani, contribuendo a plasmare il futuro dell’architettura e dell’urbanistica. Il coinvolgimento della comunità, la partecipazione attiva e la preservazione dei valori culturali identitari saranno elementi fondamentali per costruire un futuro sostenibile, riflettendo così l’essenza dell’architettura: l’equilibrio tra storia e futuro, tra passato e innovazione.
Le sfida dell’Architetto
Negli anni a venire, l’architetto si troverà di fronte a notevoli sfide che richiederanno una riconsiderazione critica del suo ruolo. Per sopravvivere e prosperare, la figura dell’architetto dovrà riconquistare la sua centralità nelle trasformazioni delle città e delle abitazioni. Senza dubbio, il recente flop della Biennale di Architettura ha contribuito a complicare il riposizionamento di questa figura nel panorama attuale.
Se è vero che attualmente si tende a creare figure specializzate e a frammentare sempre di più i compiti degli architetti, la capacità di sintesi rimarrà al centro del loro ruolo. Come un maestro d’orchestra, l’architetto dovrà coordinare tutte le figure coinvolte nelle trasformazioni urbane o nelle realizzazioni dei cantieri.
100 anni di Architettura – Il ruolo dell’Architetto nei prossimi anni
Il ruolo dell’architetto sarà sempre quello di guardare avanti, bilanciando tra storia e futuro, navigando tra i pieni e i vuoti della città. Il suo compito sarà arduo poiché nel progettare gli spazi si verificano o vengono indotti cambiamenti significativi nella società.
Un ruolo cruciale sarà attribuito non solo alle grandi opere e agli eventi monumentali, ma anche a progetti più modesti e mirati in contesti diversi. La vera sfida sarà la realizzazione di progetti praticabili e di grande valore, sfida che si combatte nell’uso consapevole delle risorse e nel riutilizzo intelligente degli spazi.
Inoltre, l’architetto dovrà confrontarsi con la sfida del digitale. La prima Biennale di Architettura del Metaverso è un esempio di come la progettazione degli spazi non si limiti alla sfera fisica, ma si estenda anche a quella digitale. Il mondo virtuale avrà un impatto significativo sul cambiamento della società e del nostro futuro, e sarà compito dell’architetto contribuire a scrivere le regole di questa trasformazione.
Allo stesso modo, la sfida dell’architetto consisterà nel creare manufatti che affrontino il tema della durabilità. Oltre alla considerazione della legacy, l’architettura dovrà essere temporanea, riutilizzabile e con impatto ambientale prossimo allo zero.
Spazio e tempo saranno gli ingredienti chiave di ogni progetto. Un impegno incessante e una conoscenza che abbraccia un secolo intero. Molti errori sono stati commessi nei 100 anni di Architettura, ma altrettanti traguardi sono da festeggiare.