Kim Bekker al debutto: il viaggio di una femminilità libera
La SS26 di Isabel Marant segna una nuova era: dopo trent’anni alla guida del marchio, Isabel Marant lascia la direzione creativa a Kim Bekker, stilista che conosce ogni piega, ogni dettaglio e ogni sfumatura dell’universo Marant.
Il debutto di Kim Bekker non è stato un semplice passaggio di testimone: è stato un vero e proprio viaggio, un racconto di libertà, luce e movimento che ha attraversato la storia della maison senza tradirne l’identità. La sfilata si è trasformata in un’ode al viaggio, alla donna che si muove tra città e deserto, tra memoria e desiderio di scoperta.
Un viaggio raccontato in stoffa e luce
Il concept della collezione ruota attorno alla nomadicità e alla curiosità. Bekker immagina una donna che viaggia con leggerezza, che raccoglie pezzi lungo la strada e li mescola con il proprio guardaroba, creando un’estetica personale e autentica. La passerella è stata baciata dal sole, con tonalità che evocano sabbia, crema, ruggine, kaki e blu consumato: colori che sembrano scoloriti dal vento e dal tempo, come vecchie cartoline di terre lontane.
Ogni capo racconta una storia: giacche utilitarie e blouson, pantaloni cargo e shorts oversize convivono con abiti vaporosi e camicie romantiche. I volumi ampi dialogano con tagli strutturati, creando un equilibrio tra praticità e leggerezza. Il patchwork diventa elemento narrativo: combinazioni di pelle scamosciata, cotone, seta e materiali traforati formano tessuti ricchi di texture, impreziositi da ricami di palline, nappine e conchiglie. L’idea è chiara: l’artigianalità diventa esperienza sensoriale, ogni capo è da osservare e toccare.
Silhouette nomadi: tra fluidità e struttura
Kim Bekker reinterpreta con sicurezza i codici di Isabel Marant, mescolando leggerezza e struttura, fluidità e forza. Per la donna, le silhouette oscillano tra abiti impalpabili che sembrano fluttuare ad ogni passo e giacche squadrate che danno definizione al corpo. Pantaloni morbidi e tuniche doppiopetto completano un guardaroba versatile, pensato per spostamenti continui e avventure urbane o desertiche, senza mai rinunciare a un’eleganza naturale e spontanea.
La sensualità emerge in maniera discreta: spacchi calibrati, trasparenze leggere e proporzioni fluide seguono il corpo, accompagnandolo con armonia e libertà, suggerendo sicurezza senza rigidità. Ogni capo sembra respirare con chi lo indossa, trasformando il movimento in poesia visiva.
La linea maschile, invece, richiama l’atmosfera dei primi anni ’80, con giacche ampie e pantaloni larghi che enfatizzano la libertà dei volumi. Tuniche berbere doppiopetto a righe e tonalità calde e naturali evocano terre lontane, mentre cuciture a vista, cerniere e stratificazioni raccontano storie di viaggio, esperienze vissute e artigianalità sofisticata. Ogni capo diventa così un piccolo racconto, capace di trasportare chi lo indossa in un percorso di libertà, luce e movimento.
Accessori e calzature: il viaggio come filosofia
Gli accessori della collezione SS26 non sono semplici complementi: sono compagni di viaggio. Borse scamosciate a mezzaluna, zaini ampi con cerniere a contrasto, sandali bassi, mocassini e stivaletti flat sostituiscono i tacchi, trasformando il comfort in un vero e proprio manifesto estetico. Ogni dettaglio – dalla morbidezza della pelle alla lucentezza delle fibbie – sembra progettato per accompagnare il corpo nel movimento, suggerendo passi leggeri e spontanei.
Le borse e gli zaini non sono solo funzionali, ma narrativi: portano con sé un’idea di strada, di spostamento, di storie raccolte lungo il percorso. I sandali e gli stivaletti, con forme essenziali ma precise, dialogano con i volumi degli abiti, seguendo il ritmo dei modelli e amplificando la sensazione di libertà. La donna Marant non cammina solo in passerella: esplora il mondo reale, urbana o nomade, con accessori che uniscono praticità, estetica e poesia, come estensione naturale del guardaroba.
Beauty look: naturalezza che diventa racconto
Il beauty look della sfilata SS26 diventa un vero e proprio capitolo della narrazione. Gli incarnati appaiono luminosi, come baciati dal sole, con pelle che sembra respirare e riflettere la luce naturale. Il trucco è minimale ma studiato: ombre leggere sulle palpebre, tocchi di terra e sabbia che richiamano le tonalità della collezione, labbra nude e guance illuminate da un velo di rosato naturale.
I capelli, lasciati sciolti e mossi da un vento immaginario, accompagnano il movimento dei modelli, oscillando con leggerezza ad ogni passo. L’effetto complessivo è di spontaneità e freschezza, come se la donna Marant fosse appena scesa da un viaggio nel deserto o da una passeggiata in città sotto il sole.
Ogni dettaglio – dalla texture dei capelli al bagliore della pelle – dialoga con gli abiti, gli accessori e le scarpe, creando un insieme coerente e immersivo. Il beauty look non è un semplice ornamento: è parte integrante della storia raccontata dalla collezione, amplificando l’idea di libertà, comfort e femminilità naturale.
Il parterre internazionale
Il front row ha riflettuto la portata globale della maison. Paris Hilton, in total black dal taglio teatrale, ha incarnato un contrasto potente con le tonalità desertiche della passerella, ribadendo la sua iconicità senza tempo. Al suo fianco, Georgia May Jagger, Iris Law, Taylor Hill, Mahmood, Fai Khadra, Omah Lay, Ginta e Lena Perminova hanno contribuito a creare un pubblico trasversale, in cui moda, musica e cultura pop dialogano in un unico spettacolo.
La presenza di Paris Hilton non è stata nostalgia, ma conferma che la cultura pop può fondersi armoniosamente con la moda contemporanea, dando ancora forza e risonanza agli eventi più esclusivi.
La collezione come manifesto di libertà
SS26 non è stata una sfilata nostalgica, ma un nuovo inizio: Bekker ha preservato il DNA della maison e l’ha tradotto in una visione personale, radicata nella libertà, nella curiosità e nell’artigianalità. È un guardaroba che invita a muoversi, esplorare e vivere senza limiti, un equilibrio tra comfort e eleganza, tra sensualità discreta e naturalezza.
Ogni capo, ogni dettaglio, ogni accessorio racconta un viaggio: non solo geografico, ma interiore. La donna Marant di oggi è nomade, sofisticata, indipendente e pronta a farsi scoprire in un mondo che cambia costantemente. Con Kim Bekker, Isabel Marant inizia un capitolo nuovo, luminoso e poetico: un invito a viaggiare con stile e leggerezza, sempre al sole, sempre con il vento tra i capelli.

