Stratificazioni scultoree e metamorfosi sartoriali
Sacai presenta la collezione SS26 alla Paris Fashion Week nella nuova sede parigina al 15 di rue Cassette, un edificio che un tempo ospitava Balenciaga. Qui Chitose Abe trasforma gli essenziali del guardaroba in esperimenti sartoriali sorprendenti. La collezione gioca con la destrutturazione e la ricomposizione, dove capi iconici come blazer, gonne e pantaloni vengono reinventati con volumi inattesi e dettagli che sfidano la logica tradizionale del vestire.
Imbastiture lasciate a vista e tessuti manipolati a mano trasmettono un senso di “non finito”, mentre gli abiti si muovono tra strutture architettoniche e leggerezza fluida. Un blazer può trasformarsi in cintura, un impermeabile può diventare gonna, e il denim diventa elemento sospeso sulle spalle, come una reinterpretazione moderna della crinolina.
Struttura e fluidità: l’arte del contrasto
La collezione è un dialogo tra opposti: maschile e femminile, rigore e leggerezza, costruzione e flusso. Tessuti diversi come bouclé, crochet di lana, pelle e tela si combinano per creare abiti che sembrano architetture portatili. Le silhouette sono scultoree, con strati modulabili che aggiungono profondità e movimento alla passerella.
Il layering diventa poesia visiva: cappotti assemblati, pantaloni-mantella e abiti “a blocchi” creano un effetto dinamico, mentre le gonne e gli abiti lunghi valorizzano la figura attraverso linee sospese e volumi studiati. Abe ridefinisce proporzioni e forme, dimostrando come la moda possa essere al contempo sperimentale e elegante.
Dettagli che raccontano storie
I dettagli fanno la differenza nella SS26: giacche a palloncino e frange non sono solo decorazioni, ma veri strumenti di ristrutturazione del capo. Sandali in camoscio e abiti corti con top strutturati evidenziano la femminilità senza rinunciare alla modernità. Ogni scelta di materiale, dal cuoio al tessuto tecnico, contribuisce a creare un equilibrio tra contrasto e armonia, rendendo ogni outfit unico e riconoscibile.
La collezione diventa così un manifesto della filosofia Sacai: destrutturare per ricomporre, mescolare per armonizzare, sperimentare per sorprendere. Ogni capo racconta una storia di innovazione, artigianalità e stile senza compromessi.
Stratificazione funzionale: la nuova visione di Sacai
La sfilata SS26 va oltre la semplice presentazione di abiti, trasformando la stratificazione in un vero e proprio linguaggio creativo. In questa collezione, Chitose Abe rende la stratificazione funzionale ed estetica, combinando volumi, tessuti e dettagli in modo che ogni capo sia insieme pratico e scultoreo. La presenza di top model come Naomi Campbell e Mariacarla Boscono amplifica il prestigio della maison e sottolinea l’importanza di questa nuova fase evolutiva per il brand.
Se da un lato la location, seppur storica, non riesce a valorizzare pienamente il racconto della collezione, e qualche inciampo sulle passerelle ricorda le sfide di volumi e layering complessi, la SS26 rappresenta senza dubbio una nuova evoluzione di Sacai, capace di sorprendere e dettare tendenze. Una visione da seguire, in cui artigianalità, innovazione e equilibrio si incontrano in un guardaroba contemporaneo e dal forte valore estetico.

