GUCCI

Intrighi Familiari, Evoluzione del Brand e Novità

Nome del brand: GUCCI
Logo: due “G” intrecciate
Sito ufficialehttps://www.gucci.com/
SocialInstagram
Sede principale (Headquarters): Via Don Lorenzo Perosi 6, 50018 Scandicci (FI), Italia
Categoria di appartenenzaModa; Beauty; Home; Gioielli e Orologi; Real Estate

Anno di fondazione: 1921
Città di fondazione: Firenze
Fondatori: Guccio Gucci
Forma societaria: S.p.A. (società per azioni)
Sede legale: Via Tornabuoni 73/r, 50123 Firenze, Italia
CEO: Stefano Cantino
Presidente: Jean-François Palus
Proprietà attuale: Kering S.p.A

Attuali Direttori Creativi: Sabato De Sarno
Ex Direttori Creativi:

2015-2022: Alessandro Michele
2006-2015: Frida Giannini
2005: Alessandra Facchinetti
2004: Alessandra Facchinetti, Frida Giannini e John Ray
1994-2004: Tom Ford
1989-1994: Dawn Mello

Linee di prodotti:

Uomo
Donna
Bambino
Accessori

Beauty
Decor e lifestyle
Gioielli e Orologi

Prodotti iconici GUCCI:

  • Bamboo 1947
  • Mocassino Horsebit 1953
  • Borsa Horsebit 1955
  • Borsa Jackie 1961
  • Monogramma GG
  • Motivo Flora
  • Scarpe da tennis Gucci Tennis 1977
  • Borsa Dionysus 2015
  • Borsa Marmont 2016
  • Cintura con doppia G
  • Loafer Princetown 2015

Ultime novità:

Stefano Cantino è stato nominato CEO 8 ottobre 2024 

Il 15 maggio 2025, Firenze ospiterà l’attesissima sfilata Gucci Cruise 2026

Inoltre, nel 2025, il brand presenterà due sfilate co-ed, consolidando il suo impegno per un calendario di appuntamenti diversificato e sostenibile.

La Storia di Gucci

La storia di Gucci inizia nel 1921 a Firenze, quando Guccio Gucci fonda la maison, unendo creatività e artigianato di alta qualità. Dalla sua prima boutique in via della Vigna Nuova, il marchio cresce rapidamente, conquistando il mondo del lusso grazie a prodotti iconici come borse e accessori.

Nel corso degli anni, Gucci attraversa momenti di grande successo e crisi, rimanendo sempre fedele alla sua identità di eleganza e innovazione. Con l’arrivo di direttori creativi visionari, la maison continua a rimanere rilevante e desiderata, celebrando arte, cultura e diversità. Oggi, Gucci è un simbolo globale di stile e prestigio, scrivendo costantemente nuove pagine nella storia della moda.

Le Origini di Gucci: Firenze 1921

Nel 1921, a Firenze, Guccio Giovanbattista Giacinto Dario Maria Gucci fondò quella che oggi conosciamo come Gucci. A soli 17 anni, Guccio si trasferì prima a Parigi e poi a Londra, dove lavorò come facchino presso l’hotel Savoy. Fu in questo contesto che sviluppò una profonda passione per il lusso e per le borse.

Tornato a Firenze, iniziò a esplorare il mondo della pelletteria, cominciando a realizzare e vendere guanti, valigie e altri articoli in pelle. Sposò Aida Calvelli, dalla quale ebbe cinque figli, ma tra di essi c’era anche Ugo Calvelli, nato da una precedente relazione di Aida. I figli che più si distinsero nella storia dell’azienda furono Rodolfo e Aldo. Dopo la morte del fratello Vasco nel 1974, Rodolfo e Aldo si divisero l’attività, dando vita a nuove direzioni per il brand.

Il primo negozio fu aperto in via della Vigna Nuova 7 nel 1921, dove venivano vendute valigie in pelle importate. Contemporaneamente, Guccio aprì un laboratorio in via del Parione 11, che in breve tempo si sviluppò fino a impiegare 60 artigiani locali. I primi prodotti creati riguardavano principalmente il mondo equestre; il morsetto e la staffa divennero icone riconoscibili, mentre il nastro verde-rosso-verde si ispirava al sottopancia delle selle.

Nel 1925, Gucci produsse la sua prima sacca da viaggio, che ottenne un grande successo, consolidando ulteriormente la reputazione del marchio nel settore della pelletteria.

Gli Anni della Guerra e l’Innovazione

Negli anni Trenta, l’Italia è segnata dal fascismo e dalla Seconda Guerra Mondiale, e approvvigionarsi di materiali in pelle diventa sempre più complicato. In risposta a queste sfide, Gucci inizia a sperimentare l’uso di iuta, canapa e lino per le sue collezioni, dando vita a prodotti innovativi che mantengono alta la qualità del marchio.

Nel 1938, Gucci apre il suo primo negozio a Roma, in via Condotti, e poco dopo una boutique a Milano. Questi passi segnano un’importante espansione, portando il brand a un pubblico più vasto e contribuendo a costruire la sua reputazione nel panorama della moda italiana.

Il periodo del dopoguerra segna una nuova era di ascesa per il brand. L’azienda continua a essere gestita dalla famiglia Gucci, con Guccio e i suoi figli, Vasco, Rodolfo e Aldo, a capo delle operazioni. Nel 1947, viene lanciata la prima Gucci Bamboo Bag, un prodotto innovativo che utilizza un materiale leggero e resistente. Questa borsa, caratterizzata dal manico in bambù, diventa un’icona del marchio e continua a essere apprezzata anche ai giorni nostri.

Nel 1953, Gucci introduce il mocassino, un altro simbolo di lusso che riflette l’eleganza e l’artigianalità del marchio. Questo modello non solo conquista il mercato, ma diventa anche un must-have tra le celebrità e le personalità di spicco dell’epoca, consolidando ulteriormente la posizione di Gucci nel panorama della moda internazionale.

Il Dopoguerra e l’Espansione Globale

Nel 1953, la morte di Guccio Gucci segna un punto di svolta per l’azienda, che viene ora gestita dai suoi figli. Nello stesso anno, Gucci apre il suo primo negozio a New York, ottenendo un enorme successo che porta all’apertura di ulteriori punti vendita, creando così una zona che molti definiranno Gucci City. Questa espansione negli Stati Uniti rappresenta un passo significativo per il marchio, portandolo a conquistare un pubblico sempre più vasto e internazionale.

Nel 1953 viene introdotto anche il famoso mocassino Horsebit, caratterizzato dall’iconico marchio equestre del morsetto. Questo modello diventa rapidamente un simbolo di eleganza e raffinatezza, conquistando le vette della moda e affermandosi come un classico intramontabile.

Il morsetto, che diventa un elemento distintivo del brand, sarà successivamente incorporato anche in una borsa, nota come Borsetti, nel 1955. Questo ulteriore sviluppo arricchisce il repertorio di Gucci, rafforzando la sua identità nel mondo della moda.

Nel 1955, la Maison acquisisce il prestigioso Palazzo Settimanni nel cuore di Firenze. Questa storica sede diventa il fulcro della crescente produzione artigianale del marchio, segnando un’importante tappa nel suo cammino verso l’affermazione come uno dei nomi più rispettati e ammirati nella moda internazionale. La fusione tra tradizione e innovazione continua a guidare il brand verso il successo globale, ponendo le basi per il suo futuro straordinario.

Le Celebrità e il Successo negli Anni ’50 e ’60

Durante gli anni Cinquanta e Sessanta, Gucci continua a crescere rapidamente, espandendo la propria influenza a una clientela internazionale composta da esponenti del jet set, star di Hollywood e membri dell’alta società. La Maison diventa un simbolo di eleganza e raffinatezza, attirando l’attenzione di personaggi famosi.

In questo periodo emergono prodotti iconici, come la borsa Jackie, nota oggi come Jackie 1961, il celebre monogramma GG e il motivo Flora. Questi elementi distintivi non solo rappresentano la creatività del marchio, ma diventano anche emblemi di status e raffinatezza.

Nel 1996, Rodolfo Gucci incarica Vittorio Accornero di realizzare un foulard ispirato al motivo Flora, progettato per la principessa di Monaco, Grace Kelly. Questo segna l’inizio di un’era in cui Gucci viene riconosciuta come una delle Maison più amate da celebrità come Jackie Kennedy e Audrey Hepburn, che scelgono di indossare i suoi capi.

Un ulteriore slancio viene dato dalla partnership con Rolls-Royce e American Motors, che contribuisce a far crescere la popolarità del marchio nel mondo automobilistico. Nel 1978, viene prodotta e venduta a Miami un’edizione speciale della berlina Cadillac Seville, arricchita da dettagli Gucci.

Già dalla metà degli anni Sessanta, Gucci inizia a produrre abbigliamento ready-to-wear, rispondendo alle nuove esigenze di un mercato in continua evoluzione. Nel 1972, il marchio apre il suo primo negozio a New York, lungo la Fifth Avenue, al numero 699. Questo rappresenta un passo significativo nella sua espansione globale, cementando ulteriormente la sua presenza nel panorama della moda internazionale.

Conflitti Familiari e Rinnovamento negli Anni ’70 e ’80

Gli anni ’70 segnano un momento cruciale per Gucci, caratterizzato dall’inizio delle presentazioni ufficiali delle collezioni, spesso organizzate presso il prestigioso St. Regis. Questo periodo è caratterizzato da un notevole successo del brand, che purtroppo attira anche l’attenzione dei contraffattori. La popolarità del marchio cresce a dismisura, e parallelamente aumenta il fenomeno della contraffazione.

Nel 1974, la morte di Vasco Gucci segna l’inizio di una serie di conflitti familiari all’interno dell’azienda. Il figlio di Aldo Gucci, Paolo, apre un negozio indipendente che utilizza il nome del brand. Questo gesto provoca una reazione che porta all’acquisto nel 1982 delle sue quote: il 50% è posseduto da Rodolfo e l’altro 50% è diviso tra Aldo e i suoi figli.

Nel 1984, come una sorta di vendetta, Paolo riesce ad allontanare il padre Aldo dall’azienda con l’aiuto del cugino Maurizio, che era diventato recentemente azionista di maggioranza. In un tentativo di mettere in difficoltà Aldo, Paolo informa l’Internal Revenue Service riguardo a un caso di evasione fiscale che coinvolge suo padre, il quale nel 1986 sarà condannato a un anno e un giorno di carcere. L’anno successivo, nel 1987, Paolo vende tutte le sue azioni di Gucci a Investcorp per 42,5 milioni di dollari.

Nel 1981, la Maison presenta una collezione ispirata al motivo Flora nella Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze, che diventa la sede delle prime sfilate di moda del marchio. Durante questo periodo, Gucci amplia anche la sua offerta includendo articoli lifestyle come giochi da tavolo, attrezzatura da tennis, ombrelli, trasportini per cani e articoli décor.

Il 1983 segna la morte di Rodolfo, il cui figlio Maurizio innesca una guerra legale contro lo zio Aldo. Solo nel 1986, dopo la condanna per evasione fiscale negli USA, Aldo Gucci vende il 47,8% delle azioni alla Investcorp, che nel 1993 otterrà il 100% delle azioni, lasciando la famiglia Gucci fuori dal brand.

Il dramma familiare culmina nel 1995, quando Maurizio Gucci viene assassinato in un omicidio orchestrato dalla sua ex moglie Patrizia Reggiani. Oggi Patrizia, dopo aver scontato diversi anni di carcere, è conosciuta come la Lady Gucci, simbolo di una storia familiare intrisa di conflitti, ambizioni e tragedie.

La Rinascita sotto Tom Ford negli Anni ’90

Nel 1989, Dawn Mello assume il ruolo di vicepresidente di Gucci. Tuttavia, è nel 1994 che il brand inizia a brillare nuovamente sulla scena internazionale grazie all’arrivo di Tom Ford come direttore creativo. Insieme a Mello, Ford rivoluziona l’immagine della Maison, portando avanti un’estetica sensuale, spesso definita “porno chic”. Le campagne pubblicitarie, audaci e provocatorie, presentano icone globali che indossano pellicce e pelle, contribuendo a risollevare il brand da un periodo di crisi.

Negli anni Ottanta, il consulente Domenico De Sole gestisce Gucci, rivedendo le quotazioni dei prezzi e preparando il terreno per la rinascita economica della Maison. Nel 1995, a seguito di un’enorme crescita, Gucci viene quotata in borsa a New York. Sfortunatamente, in questo periodo, Paolo Gucci muore a Londra all’età di 64 anni, il 10 ottobre 1995, a causa di un’epatite cronica, solo sette mesi dopo l’omicidio del cugino Maurizio.

Nel 1999, il colosso LVMH acquista Gucci da Investcorp, ma Ford e De Sole si trovano a dover affrontare una nuova sfida. François Pinault, capo del gruppo PPR, decide di acquistare il 40% delle azioni, creando una competizione diretta tra i due gruppi. Questo scontro si estende anche ad altre acquisizioni, come Yves Saint Laurent e Sanofi. Solo nel 2001, le due parti riescono a giungere a un accordo finanziario.

Nel 2003, sia Tom Ford che Domenico De Sole lasciano Gucci, e il brand è guidato da un trio di direttori creativi: Alessandra Facchinetti, Frida Giannini e J. Ray. Tuttavia, questo periodo di transizione dura solo un anno, poiché nel 2004, Frida Giannini diventa la designer ufficiale di Gucci. Durante il periodo dal 2004 al 2008, l’amministratore delegato è Mark Lee.

Sotto la guida di Giannini, il brand torna a un linguaggio più tradizionale, rielaborando icone storiche come la New Bamboo e la New Jackie. Nel 2008, Patrizio di Marco, proveniente da Bottega Veneta, viene nominato amministratore delegato. La leadership di Gucci subisce una nuova trasformazione nel 2014, quando Marco Bizzarri diventa CEO, seguito nel gennaio del 2015 da Alessandro Michele, che lavora già in azienda dal 2002. Questi cambiamenti segnano l’inizio di un nuovo capitolo nella storia di Gucci, caratterizzato da innovazione e rinnovamento.

Il Nuovo Millennio e Alessandro Michele

Con l’arrivo di Marco Bizzarri e di Alessandro Michele, Gucci si proietta in una nuova era. Questo periodo segna una trasformazione radicale, che riscrive le pagine della moda e cambia l’immagine del brand. Lo stile di Michele è ricercato, intellettuale e genderless, riflettendo una nuova visione della bellezza e della moda contemporanea. È in questo contesto che nasce la borsa Dionysus, un’icona che rappresenta perfettamente l’innovazione stilistica di Gucci.

Nel 2011, Gucci inaugura il Museo Gucci a Firenze, un evento che celebra i 90 anni di storia del brand. Questa iniziativa non solo onora il passato, ma offre anche uno sguardo al futuro della Maison. Gli anni 2000 diventano un periodo di espansione mondiale, con numerose aperture di negozi in tutto il globo e il lancio di diverse categorie di prodotti, che spaziano dalla casa al beauty, fino ai gioielli.

Nel 2016, viene inaugurato il Gucci Hub di Milano, un progetto innovativo che recupera l’ex spazio della fabbrica Caproni. Questo centro creativo diventa un luogo di incontro per designer, artigiani e artisti, rafforzando l’identità artigianale del marchio. Nel 2017, la Maison lancia la collezione décor e la linea casa, ampliando ulteriormente la sua offerta. L’anno successivo, nel 2018, il Gucci ArtLab viene aperto, un laboratorio creativo e artigianale situato nei pressi di Firenze. Questo spazio innovativo è dedicato alla sperimentazione e alla creazione di nuovi prodotti, mentre a New York viene aperto il Gucci Wooster Bookstore, un nuovo concetto di retail che unisce moda e cultura.

Tuttavia, il 23 novembre 2022, Alessandro Michele lascia Gucci, segnando la fine di un capitolo importante nella storia della Maison. Nel gennaio 2023, Sabato de Sarno viene nominato nuovo direttore creativo, pronto a scrivere il prossimo capitolo della saga di Gucci. Con il suo background e la sua visione unica, De Sarno si prepara a portare il brand verso nuove e emozionanti direzioni, continuando la tradizione di innovazione e creatività che ha caratterizzato Gucci nel corso degli anni.

Il Futuro di Gucci con Sabato De Sarno

Sabato De Sarno, originario di Cicciano, vicino a Napoli, rappresenta una nuova era per Gucci. Dopo aver completato gli studi presso l’Istituto Carlo Secoli a Milano, De Sarno ha intrapreso una carriera nel mondo della moda, lavorando per importanti brand come Prada, Annapurna SPA e Dolce & Gabbana. Prima di assumere il ruolo di Direttore Creativo di Gucci nel 2023, ha ricoperto la posizione di Fashion Director per il settore Ready-to-Wear uomo e donna di Valentino a Roma. Con questa esperienza, De Sarno è pronto a fondere la sua visione contemporanea con la storia e il patrimonio della Maison Gucci.

La sua prima collezione, denominata “Gucci Ancora”, segna un nuovo inizio. Questa collezione non solo lancia una linea editoriale, ma introduce anche il colore iconico Rosso Ancora, una tonalità di bordeaux che rappresenta la rinascita e l’innovazione del brand. Con il passaggio di consegne, Jean-François Palus subentra a Marco Bizzarri come nuovo Presidente e CEO di Gucci. Questo avviene in un momento cruciale, in cui la Maison sta riacquisendo influenza e dinamismo. Palus ha il compito di rafforzare i team e le operazioni, preparando i dirigenti e l’organizzazione per affrontare le sfide future.

Jean-François Palus, di origine francese, è un laureato della rinomata business school HEC. La sua nomina segna un momento di transizione per Gucci, mentre il brand si prepara ad affrontare le sfide del mercato globale della moda. Nel 2024, Sabato De Sarno avrà l’opportunità di scrivere nuovi capitoli della storia di Gucci, presentando collezioni maschili e femminili alla Triennale di Milano. Questo evento rappresenterà un’importante vetrina per la sua visione creativa e strategica.

In questo nuovo capitolo, Gucci continua a dimostrare la sua capacità di innovazione e adattamento. Con De Sarno e Palus al timone, il futuro della Maison promette di essere luminoso e ricco di opportunità, mantenendo viva l’eredità che ha reso Gucci uno dei marchi più iconici al mondo.

Timeline

1921
Guccio Gucci fonda il marchio a Firenze. Dopo un’esperienza come facchino in hotel di lusso a Londra e Parigi, sviluppa una passione per il lusso e la pelletteria. L’azienda inizia vendendo valigie e prodotti in pelle.

1925
Gucci lancia la prima sacca da viaggio, che ottiene un successo immediato. Il marchio si distingue per l’alta qualità e l’artigianato locale, con l’icona del morso e della staffa che emergono in questa fase.

1938
Apre il primo negozio a Roma in via Condotti. L’anno successivo, la Maison espande la sua presenza aprendo una boutique a Milano, rafforzando la sua reputazione in Italia.

1947
L’azienda presenta la Gucci Bamboo Bag, un prodotto innovativo che utilizza un materiale leggero e resistente. Questa borsa diventa un simbolo di stile e creatività per il marchio.

1953
La morte di Guccio Gucci segna un cambiamento significativo. I suoi figli Rodolfo e Aldo prendono le redini dell’azienda e aprono un nuovo negozio a New York, contribuendo alla crescita del marchio a livello internazionale.

1961
Viene lanciata la borsa Jackie, un accessorio iconico amato da celebrità come Jackie Kennedy e Audrey Hepburn. Questa borsa diventa uno status symbol nel jet set internazionale.

1970
Gli anni Settanta vedono l’inizio di conflitti familiari. Paolo Gucci, figlio di Aldo, apre un negozio indipendente, scatenando tensioni all’interno della famiglia Gucci.

1981
Gucci presenta una collezione ispirata al motivo Flora nella storica Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze. Questa collezione amplia l’offerta del marchio, includendo articoli lifestyle come giochi da tavolo e accessori per animali.

1987
Dopo una serie di conflitti, Aldo Gucci vende una significativa quota di azioni a Investcorp. Questo segna l’inizio di una nuova fase, mentre il marchio si prepara a espandere la propria influenza.

1994
Tom Ford diventa Direttore Creativo, collaborando con Dawn Mello. La coppia porta Gucci a una rinascita con un’estetica sensuale e audace, definita “porno chic”. Le campagne pubblicitarie coinvolgono icone mondiali e segnano il ritorno del marchio sulla scena internazionale.

1995
Gucci viene quotata in borsa a New York, un traguardo che segna la crescita e l’espansione globale del marchio. Paolo Gucci muore a Londra all’età di 64 anni, sette mesi dopo l’omicidio del cugino Maurizio.

2000
Dawn Mello continua a giocare un ruolo cruciale nel rafforzare l’immagine del marchio, mentre la Maison si prepara per una nuova era.

2003
Tom Ford lascia Gucci, mettendo fine a un capitolo caratterizzato da innovazione e audacia. La Maison affronta sfide interne mentre si prepara a trovare nuovi leader creativi.

2004
Frida Giannini diventa designer, portando una nuova visione creativa. Sotto la sua direzione, il brand si concentra su una gamma più ampia di prodotti, dai vestiti agli accessori.

2011
Viene inaugurato il Museo Gucci a Firenze per celebrare i 90 anni di storia e innovazione del marchio. Gli anni 2000 sono caratterizzati da un’espansione mondiale, con aperture di negozi in tutto il mondo.

2016
Apre il Gucci Hub di Milano, un centro creativo per il design e l’innovazione, recuperando l’ex spazio della fabbrica Caproni. Questo segna un passo importante verso la modernizzazione del marchio.

2022
Alessandro Michele lascia Gucci, chiudendo un capitolo di grande successo e innovazione. La Maison deve ora affrontare un periodo di transizione.

2023
Sabato De Sarno diventa Direttore Creativo, lanciando la collezione “Gucci Ancora” e introducendo il colore iconico Rosso Ancora, una tonalità di bordeaux che riflette il patrimonio del marchio.

2024
Sabato De Sarno presenta nuove collezioni maschili e femminili alla Triennale di Milano, segnando l’inizio di una nuova era per Gucci. Stefano Cantino è nominato Presidente e CEO, rafforzando il team e preparando l’azienda per il futuro.

2025
Gucci Cruise 2025, 15 maggio – Firenze

Frasi cult

“La qualità si ricorda a lungo, mentre il prezzo si dimentica” Guccio Gucci,1938

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