Il mondo intimo della donna che abita il sogno
La collezione Alberta Ferretti SS26, la seconda firmata da Lorenzo Serafini alla direzione creativa, è un inno a un’eleganza che sfida il tempo e le mode, ritrovando nella dimensione privata il suo spazio più autentico. Non un semplice défilé, ma la costruzione di un immaginario femminile che intreccia mito e realtà, intimità e rappresentazione sociale.
Lorenzo Serafini interpreta il DNA della maison con una sensibilità nuova, capace di tradurre la delicatezza e la leggerezza tipiche di Alberta Ferretti in un linguaggio contemporaneo. La sua SS26 diventa una dichiarazione: la donna non è più soltanto musa da osservare, ma presenza viva, autonoma, consapevole, che sceglie di abitare i propri spazi come gesto di stile.
Un brand in evoluzione: il nuovo flagship di via della Spiga
Il contesto in cui si inserisce questa collezione è quello di un grande rinnovamento. Il brand di casa Aeffe, dopo decenni trascorsi in via Montenapoleone, ha inaugurato il suo nuovo flagship store in via della Spiga 26, accanto a Moschino.
Lo spazio, 260 metri quadrati disposti su due livelli, non è solo una boutique ma un manifesto architettonico della visione di Serafini. Bianco, legno e luce naturale diventano strumenti di narrazione. Il piano terra, ampio e luminoso, accoglie il pubblico con un linguaggio etereo; la scala conduce a un livello inferiore più raccolto, pensato per esperienze di private shopping. È un dialogo tra visibile e nascosto, tra esposizione e intimità, che riflette perfettamente la poetica di questa SS26.
Ogni scelta, dal design degli interni alla divisione degli spazi, è stata guidata da parole chiave come leggerezza, femminilità sussurrata, eleganza senza tempo e celebrazione dell’individualità. Esattamente ciò che ritroviamo in passerella.
Palazzo Donizetti: il cuore del racconto
La SS26 va in scena a Milano, nello storico Palazzo Donizetti, che si conferma luogo iconico per il brand. Le sale dai toni bianchi, scandite dal ferro nero, incarnano la tensione tra heritage e contemporaneità. È una cornice che amplifica il messaggio della collezione: sobria ma monumentale, domestica e allo stesso tempo grandiosa.
La sfilata si apre con il bianco. È lui il protagonista assoluto delle prime uscite: un colore che Serafini interpreta come simbolo di inizio, purezza e rinnovamento. Abiti in chiffon, cappe leggere, plissé impalpabili che sembrano scolpire l’aria. Un inizio quasi mistico, che prepara il terreno al viaggio estetico della collezione.
Il beauty look, realizzato in collaborazione con KIKO, privilegia incarnati luminosi e naturali, con sfumature terrose che si intrecciano a tocchi eterei. Trucco e capelli diventano estensione del concetto di intimità: una bellezza che non nasconde, ma rivela.
SS26: vestire l’intimità, abitare il sogno
La SS26 di Alberta Ferretti prende vita a partire da un’immagine precisa: le socialité degli anni Settanta ritratte nei loro salotti, avvolte in kaftani e abiti da casa che erano insieme simbolo di lusso e di comfort. Fotografie che popolavano le pagine dei magazine dell’epoca, trasformando quelle donne in muse terrene eppure eterne.
È proprio da quell’estetica sospesa tra privato e pubblico che Serafini prende le mosse. Il risultato è un guardaroba che non cerca l’effetto scenico, ma la naturalezza di un’eleganza privata, capace però di parlare al mondo. Gli abiti scivolano come veli di luce, i plissé ricordano statue elleniche che si animano al passo delle modelle. Kaftani e cappe, protagonisti della collezione, incarnano la femminilità domestica che diventa rappresentazione sociale.
Il lusso non è ostentato: vive nella leggerezza dei tessuti, nella fluidità delle linee, nell’armonia delle proporzioni.
Comfort come nuova sensualità
Serafini trasforma il comfort in linguaggio estetico. La donna Ferretti SS26 non rinuncia alla bellezza per sentirsi a proprio agio, ma trova proprio nella libertà di movimento una nuova forma di sensualità. Abiti lunghi in jersey colorato, chiffon trasparente sovrapposto, gonne in tessuto dorato e spalmato: tutto rimanda a un’idea di pacatezza raffinata, dove discrezione e fascino si confondono.
Le maxi bag sono un dettaglio simbolico: voluminose ma senza nome, pensate come scrigni di intimità. Custodiscono messaggi segreti, appartengono a chi le porta e non al logo che portano. Un gesto di sottrazione che diventa lusso puro.
Eppure, a interrompere la quiete, ecco i guizzi animalier. Stampe selvatiche che si accendono improvvise su abiti e cappotti, a ricordare che ogni donna porta con sé un istinto indomito, una forza primordiale che convive con la grazia.
La musa sospesa tra intimità e mito
La collezione Alberta Ferretti SS26 racconta una donna che abita i propri spazi con grazia, consapevole della propria presenza ma libera dall’ostentazione. L’ispirazione sembra nascere dai salotti delle socialité degli anni Settanta, dove la quotidianità si trasforma in rituale estetico: kaftani, abiti da casa e tessuti leggeri diventano simboli di lusso discreto e padronanza del proprio spazio. La SS26 traduce questo concetto in chiave contemporanea, creando un guardaroba che celebra l’eleganza privata senza rinunciare alla forza della femminilità.
I materiali giocano un ruolo fondamentale nella narrazione della collezione. Chiffon impalpabile e seta fluida scivolano sul corpo, accompagnando i movimenti con leggerezza, mentre jersey morbido e tessuti spalmati dorati conferiscono struttura e raffinatezza. Le trasparenze e le sovrapposizioni suggeriscono sensualità consapevole, una femminilità che non deve gridare per essere percepita.
Anche la scelta dei dettagli contribuisce a questa visione: maxi bag voluminose e senza nome custodiscono segreti e messaggi intimi, trasformando gli accessori in estensioni della personalità di chi li indossa. Stampe animalier e motivi grafici emergono come contrappunto alla leggerezza generale, introducendo dinamismo e forza istintiva.
L’insieme della collezione SS26 comunica un senso di armonia sospesa tra intimità domestica e rappresentazione sociale. La donna Alberta Ferretti non è una figura da ammirare a distanza, ma un’icona viva che trasforma la quotidianità in un gesto estetico, dove comfort, leggerezza e eleganza si fondono in un equilibrio perfetto. La palette cromatica cristallina, i tessuti fluttuanti e le linee morbide creano una visione in cui il mito e la realtà convivono senza conflitti, rendendo ogni abito un piccolo atto di poesia sartoriale.
La nuova era di Alberta Ferretti
La collezione SS26 rappresenta una svolta per Alberta Ferretti: non si tratta solo di eleganza o sensualità discreta, ma di un vero e proprio universo poetico in cui la donna ritrova il valore del privato e della quotidianità. Ogni abito diventa un gesto consapevole, un modo di vivere l’intimità come atto estetico, trasformando il quotidiano in rituale di stile.
La donna Ferretti SS26 non ha bisogno di apparire per essere percepita: la sua forza sta nella grazia dei movimenti, nella discrezione dei dettagli e nella naturalezza con cui si muove nel mondo. È una femminilità che afferma sé stessa senza ostentazione, capace di trasformare ogni gesto e ogni capo in un racconto di eleganza senza tempo.
Questa collezione segna l’inizio di una nuova era per il brand: un mondo sospeso tra intimità e mito, in cui la raffinatezza non si misura con la visibilità, ma con l’essenza. La SS26 conferma che l’eleganza, quella autentica, non si consuma mai: resta, sempre, come una firma invisibile che accompagna chi la indossa.

