La piattaforma-laboratorio sperimentale a Base Milano. Ecco il programma.

Nel cuore pulsante della creatività milanese, un luogo dove l’innovazione si fonde con la tradizione, la Base Milano torna a risplendere.

Dal 2021, questa piattaforma-laboratorio sperimentale ha aperto le sue porte durante la Design Week per accogliere e promuovere progetti di designer provenienti da ogni angolo del mondo, insieme a scuole, università e istituzioni internazionali.

Per la quarta edizione di questa straordinaria rassegna, il tema che guiderà le riflessioni e ispirazioni è la convivialità. Ma non una convivialità qualsiasi ma una celebrazione del bisogno collettivo, basata sulla cooperazione, la cura reciproca e la solidarietà.

L’obiettivo è esplorare come progettisti, architetti e cittadini possano creare nuove forme di relazioni interdipendenti, partendo da comportamenti, gesti, sentimenti e spazialità quotidiane.

We Will Design 2024, evento che si terrà presso BASE Milano, sarà un’opportunità per riflettere sulle più innovative pratiche internazionali di convivenza, coabitazione e condivisione. Queste pratiche interagiscono con ambiti cruciali come migrazione, genere, abilità, salute e background culturale.

Il programma cercherà di immaginare nuove modalità di convivenza e interdipendenza basate su principi come la cooperazione, la democrazia, il dialogo tra culture, la dignità paritaria e la responsabilità ecologica.

Mentre le città si arricchiscono di costruzioni futuristiche ed elitarie, e persistono visioni utopiche della domesticità, BASE Milano propone di iniziare ad abitare pensieri e progetti e non solo spazi e oggetti.

Abitiamo il futuro, abitiamo il turbamento, abitiamo mondi che ancora non esistono, corpi che sono organismi collettivi.

Qui il sito dell’evento.

Il tema di We will design 2024: “The Convivial Laboratory”

Con questa edizione, We Will Design 2024 si spinge al di là dei confini temporali della Design Week, abbracciando un’evoluzione continua che si estende per tutto l’anno. Le residenze e gli scambi internazionali infatti diventano i pilastri di questa nuova fase, trasformando le pratiche ed esperienze di design in strumenti vitali per interpretare e affrontare le contraddizioni del nostro tempo.

Ma come sarà questa trasformazione di BASE in un luogo di presenza politica, dove la comunità può abitare e ridefinire lo spazio, e cosa significherà in relazione al prestigioso momento dell’anno in cui Milano diventa il centro mondiale dell’industria del design?

L’invito è aperto alla costruzione di una comunità temporanea all’interno del complesso, trasformato in un “laboratorio di convivialismo“. Questa edizione si pone come un’occasione per esplorare le più innovative pratiche internazionali di convivenza, coabitazione e condivisione, e per analizzarne l’interazione con temi cruciali come migrazione, genere, abilità, salute e background culturale.

We Will Design 2024 si propone di immaginare nuove modalità di convivenza e interdipendenza, fondando la sua ricerca su principi quali cooperazione, democrazia, dialogo tra culture, dignità paritaria e responsabilità ecologica. Inoltre in questo contesto in evoluzione, il design diventa il motore di un cambiamento profondo, aprendo la strada verso un futuro più inclusivo e sostenibile.

We Will Design 2024: il programma pubblico

Il programma pubblico di We Will Design 2024 offre una serie di coinvolgenti discussioni e talk incentrati sulla creazione di modelli abitativi più solidali e inclusivi. Ecco in breve alcuni eventi in programma:

16 APRILE 2024 – 17:00 — 18:00
Alternative Forms of Collective Living / Queering the Future
Una discussione aperta che getta le basi per esplorare modelli abitativi alternativi, incoraggiando la solidarietà e lo scambio reciproco.

17 APRILE 2024 – 17:00 — 18:00
Being With-In
Un’analisi delle dinamiche di appartenenza e convivialità, esplorate attraverso l’ambiente formativo dell’RCA.

18 APRILE 2024 – 17:00 — 18:00
The Body is a Movement
Una conversazione che ci invita a riflettere sul nostro rapporto con il corpo in un contesto sempre più capitalista.

19 APRILE 2024 – 15:00 — 16:00
Decolonized Housing Futures
Un confronto aperto che esplora il legame tra colonizzazione e abitazione, analizzando il concetto di proprietà della terra.

19 APRILE 2024 – 17:00 — 18:00
Financialization and the Production of Housing Alienation
Una riflessione approfondita sulle conseguenze della mercificazione dell’abitazione e sull’alienazione che ne deriva.

Talamo: L’installazione dei Lemonot a BASE

In un’interpretazione visionaria, l’installazione “Talamo” dei Lemonot presso BASE Milano diventa una performance scultorea e abitabile. Tuttavia questa imponente struttura, leggera e sospesa, si trasforma in uno spazio senza confini, una stanza che si modella senza definire un volume statico. Tuttavia il suo movimento costante tra pavimento e soffitto, influenzato dalla forza di gravità e dalle interazioni con i vari corpi presenti, plasmerà un paesaggio fluido e morbido.

Il nome “Talamo” evoca molteplici significati: dalla camera nuziale dell’antichità alla parte centrale del cervello in anatomia. In questo contesto, diventa una stazione di ritrasmissione sensoriale, un punto in cui i segnali del corpo vengono elaborati prima di essere interpretati dalla mente.

“Talamo” diventerà così uno specchio ergonomico e catartico per le differenze di ognuno, un luogo in cui esprimere e reinventare la propria gestualità all’interno di una dimensione di confronto collettivo.

Inoltre con la partecipazione dei performers arisandmartha e del pubblico, l’installazione prenderà vita attraverso coreografie e configurazioni che sfidano il confine tra materia e corpo umano. Sarà un’esperienza unica, in cui “Talamo” sarà un oggetto vivo, in continua agitazione, consapevole della complessità nel costruire linguaggi condivisi che rispettino e valorizzino le unicità individuali.

“The Camp” a BASE Milano: un Laboratorio Collettivo sull’Abitare

“The Camp” si configura come un esperimento collettivo volto a indagare le molteplici forme dell’abitare. Dal 12 al 23 aprile, sulla terrazza di BASE, verrà allestito un campeggio aperto a un gruppo selezionato di 20 partecipanti, tra designer, studenti, curatori e operatori culturali. Tuttavia questi 10 giorni di soggiorno si concretizzeranno grazie alla collaborazione con Parasite2.0, un’agenzia di progettazione e ricerca fondata da Stefano Colombo, Eugenio Cosentino e Luca Marullo. In connessione con DOPO? e il progetto “Runways“, si attiverà uno scambio di pratiche e discussioni condivise sul tema dell’abitare precario.

“The Camp” diventa così un vero e proprio laboratorio conviviale, un’occasione per esplorare nuove modalità di coabitazione e interazione sociale. La terrazza di BASE si trasforma in uno spazio di sperimentazione, in cui i partecipanti potranno condividere esperienze, riflessioni e pratiche legate all’abitare precario.

Attraverso questa iniziativa, si mira a creare un ambiente inclusivo e collaborativo, in cui emergono nuove prospettive sull’abitare contemporaneo. “The Camp” diventa così un punto di incontro e di scambio, un’opportunità per costruire connessioni e per nutrire il dibattito sulle sfide e le opportunità legate alla precarietà dell’abitare contemporaneo.

L’Installazione di Ingo Maurer per Miart e Milano Design Week 2024: “FLOWAIR”

Con l’installazione di FLOWAIR, il team di Ingo Maurer trasforma lo spazio di BASE in un’esperienza visiva e sensoriale unica, incarnando texture amorfe, forme fluide ed elementi organici. Questo progetto site-specific si inserisce perfettamente nell’ambito di Miart e della Design Week 2024, offrendo uno spettacolo di luci e colori che si manifesta sia di giorno che di notte.

Ingo Maurer, coerentemente con la sua visione di creare interventi unici “su misura per il luogo“, adotta i principi della Gesamtkunstwerk, l’opera d’arte totale. Attraverso l’uso della luce come materiale principale, Maurer richiama l’attenzione dei visitatori sul movimento dell’aria e sulla sua importanza, riportando il vento nella vita delle persone e nello spazio pubblico di BASE.

Inoltre, l’apporto significativo di Axel Schmid, designer industriale del team di progettazione di Ingo Maurer, arricchisce ulteriormente questa installazione. Con una vasta esperienza nel campo dell’illuminazione e del design, Schmid ha collaborato con Maurer su molteplici progetti iconici, portando innovazione e creatività alla società di illuminazione di Monaco.

Attraverso la collaborazione tra Ingo Maurer e Axel Schmid, FLOWAIR prende vita come un’opera di illuminazione che non solo riceve riconoscimenti prestigiosi, ma anche acclamazioni internazionali. Tuttavia con questo progetto, Maurer e Schmid dimostrano la loro capacità di trasformare spazi attraverso l’uso innovativo della luce, continuando a stupire e ispirare il pubblico della Design Week 2024.

Gli eventi musicali a We Will Design 2024

Le Cannibale aggiunge un tocco di energia elettronica alla Design Week di BASE con due straordinari eventi che si terranno presso il Ground Hall:

19 APRILE 2024 – 23:00 — 4:00
Skee Mask + Hiroko Hacci Design DJ-Set
Skee Mask, noto per la sua innovativa fusione di techno, dubstep ed elettronica britannica, si esibisce in un set che promette di incantare il pubblico. Hiroko Hacci, polistrumentista e DJ residente di Le Cannibale, aggiunge la sua magia sonora all’atmosfera.

20 APRILE 2024 – 23:00 — 4:00
Dekmantel Soundsystem + Fabio Monesi Design DJ-Set
Il Dekmantel Soundsystem, con Casper Tielrooij, cofondatore di uno dei festival di musica elettronica più importanti al mondo, si unisce a Fabio Monesi, fondatore di Wilson Records, per una notte di musica house ed electro continentale.

Le Cannibale, rinomata per la sua esperienza nell’edutainment nazionale, porta oltre 14 anni di produzione di eventi di successo alla Design Week di BASE. Tuttavia con la loro partecipazione, promettono di trasformare l’atmosfera con il meglio della musica elettronica internazionale.

CasaBase: Le 5 Temporary Home per i Designer

In questa edizione di We Will Design, Casa Base si trasforma in Temporary Home per cinque designer e artisti provenienti da tutta Europa. Tuttavia queste stanze offrono loro un ambiente unico dove sviluppare, esporre e raccontare i propri progetti al pubblico. Ecco dunque un’anteprima delle cinque stanze:

ROOM01: Found in Translation — Computer Room
Il progetto “Found in Translation” traduce storie umane in interpretazioni fisiche attraverso un approccio linguistico sperimentale, mettendo in evidenza la bellezza e la diversità delle culture.

ROOM02: Angeli’s the light — Montjoi Institut (Nathan Raccah & Ward Lauwers)
Una riflessione sulla vita tra la città industriale di Eindhoven e Bruxelles, attraverso frammenti di storie passate e attuali che si intrecciano in un viaggio emotivo e creativo.

ROOM03: Radical Rituals 45ºN 1ºW-45ºN 35ºE — forty five degrees
Raccolta di rituali spaziali lungo il 45° parallelo, attraverso l’Europa, che promuovono l’azione collettiva per il cambiamento sistemico.

ROOM04: MOULTING — Erica Curci
Un’indagine sul microbioma umano e la comunicazione corporea attraverso un rituale che coinvolge la riproduzione e l’analisi dell’epidermide umana.

ROOM05: Without a House — Sophie Conroy
Un’esplorazione di nuovi modi di vivere senza una casa tradizionale, basata su una connessione più forte con la comunità, la natura e il sé, sfidando le strutture sociali esistenti.

Tuttavia ognuna di queste stanze offre uno sguardo unico sulla vita contemporanea e stimola la riflessione sulla nostra relazione con il mondo che ci circonda.

Le nuove frontiere del Design: Exhibit alla We Will Design

Exhibit è la grande esposizione curata da We Will Design 2024, un luogo di ricerca e sperimentazione dedicato al design democratico e plurale.

Qui, accademie, università, studi di progettazione e designer emergenti si riuniscono per presentare i loro lavori più innovativi. Inoltre i prodotti esposti offrono una visione affascinante del panorama del design contemporaneo.

Oltre a mostrare le opere finite, Exhibit offre anche uno sguardo approfondito sui processi di residenza. Il progetto fornisce una visione inedita e coinvolgente del modo in cui nascono le idee e si trasformano in progetti concreti.

The Plantslator — Eros Risiglione

Il Plantslator, ispirato dal desiderio di comunicare con una collina speciale. Tuttavia traduce i segnali delle piante in suoni, rivelando modelli unici e aprendo nuove prospettive sulla gestione della natura. Il suo scopo è quello di migliorare l’apprezzamento della bellezza della natura e di rafforzare il nostro legame con essa.

Walls That Match My Mood — Laura Stachon

“Walls That Match My Mood” indaga sulla timidezza di Laura Stachon. Svela il legame tra la percezione spaziale e l’autostima, mettendo in luce qualità sensoriali uniche.

Information Smuggling — Augustina Lavickaitė

Information Smuggling analizza l’ecosistema mediatico dell’editoria illegale e della diffusione di informazioni come atti di resistenza contro l’oppressione russa e la cancellazione culturale in Lituania.

The Southern Thruway — Susanna Tomassini

The Southern Thruway è un’installazione video. Inoltre intreccia storie personali e concetti politici. Esplora i temi dell’incertezza, della collettività forzata, della transitorietà e dell’amore non convenzionale.

Slavic phantasmagoria — Sonia Górecka

In un contesto di destabilizzazione geopolitica slava, il progetto reinterpreta antichi simboli folcloristici in totem contemporanei, fondendo tecniche antiche e nuove.

An Inquiry into Dutch Dumplings — Anas Chao

Questa installazione ritrae la ricerca di Anas Chao sull’esistenza dei ravioli olandesi nel guazzabuglio della società odierna.

The Plastic Car (is made from metal) — Gijs Schalkx

Gijs Schalkx ha riprogettato un’auto abbandonata per farla funzionare con un carburante ricavato dai rifiuti di plastica.

Poison Apple — Holly Zambonini

In Poison Apple, la mela viene ricontestualizzata come oggetto letale attraverso la proposta di uno scenario speculativo di fine vita.

Queer, Folks. — Marco Loi

Queer, Folks analizza il rapporto tra queerness e geografie rurali sarde, esplorando come la performatività della tradizione popolare produca norme e illusioni di coerenza.

RGD Furniture — Falsework & Bovrie

RGD Furniture presenta i primi risultati di uno studio in corso sulla progettazione e la produzione di un sistema di costruzione modulare per mobili o interni.

Sonic Driving x Heartsync — Laura Papke x Nino Basilashvili

Un’installazione interattiva progettata per facilitare la connessione. Tuttavia i partecipanti sono invitati a intraprendere un viaggio multisensoriale esplorando i loro battiti cardiaci attraverso mezzi uditivi, tattili e visivi.

Weathering Ports: Sensing, Performing, and Acting Bodies — Yeon Sung 연성

Il progetto esplora il clima inquinato di Maasvlakte, una zona industriale artificiale all’interno del porto di Rotterdam. Attraverso pratiche artistiche e tattiche che intersecano il corpo umano con il clima, l’ambiente, l’ecologia e l’inquinamento del porto come materiale.

Touching Matter — Dóra Léhy

Siete invitati a toccare, tenere, accarezzare, premere, sentire le diverse morbidezze e temperature dei Touching Tools, esplorando il potenziale di una cultura touch-forward.

Twining the Underneath — Qiaochu Guo

I sensi saranno stimolati attraverso una serie di oggetti che fondono lo spazio e il corpo. Inoltre interpreta l’esperienza della moxibustione nella riparazione del corpo e invitando gli utenti a vedere il corpo in relazione all’ambiente.

French Design Granted — Agora du Design

Agora du Design presenta i vincitori delle borse di studio del 2021: Marine Rouit-Leduc, Hors-studio, Emma Pflieger e Antoine Foegle.

Take a sit with me — Faculty of Architecture and Urban Planning, Politehnica University Timișoara

Questa mostra presenta piccoli oggetti originali. Questi sono realizzati da studenti che reinterpretano la tradizionale sedia rumena dalla prospettiva di diversi concetti e temi come riciclo, relax e stile.

BioWdesign — Università tecnica di Zvolen, Slovacchia, Dipartimento di arredamento e design d’interni

BioWdesign è un progetto interdisciplinare che fonde design e scienza. Tuttavia lo fa attraverso la biomimetica e la biomimetica tratto di ispirazione dai meravigliosi meccanismi presenti nella struttura del legno.

Echoes of Tomorrow — Accademia di Belle Arti e Design, Università di Lubiana

L’installazione si impegna in un discorso critico sulle ripercussioni ambientali e sociali. Esemplifica come la conoscenza acquisita dal processo accademico possa accumularsi in una risposta di alto livello alle pressanti questioni di sostenibilità.

DESIGN ACROSS THE BORDERS IN TIMES OF GLOBAL CRISIS — Design for Sustainability Lab (Università degli Studi di Firenze)

Il Laboratorio di Design per la Sostenibilità presenta i suoi progetti di ricerca attraverso una serie di performance “live”. Di conseguenza pone l’accento sull’innovazione sostenibile nell’immaginare scenari futuri alternativi.

Weightless Visions — Tecnológico de Monterrey

Un kit da viaggio creato appositamente per la Design Week. Tuttavia questo sfrutta l’ultima tecnologia per trasformare la progettazione in una dimensione sospesa tra il virtuale e il reale.

Dystopia Now — Nuova Accademia di Belle Arti di Milano

Un manifesto visivo che esplora l’intersezione tra politica, tecnologia e umanità attraverso l’uso di immagini o testi. Infine sfida lo spettatore a riflettere sulle conseguenze delle decisioni di design attuali sulla nostra società futura.

Reframe Nature — Università di Tecnologia e Design di Estonia, Tallinn

Reframe Nature esplora le relazioni tra natura, tecnologia e umanità attraverso la lente del design speculativo. Propone nuove interpretazioni e prospettive su come interagiamo e ci connettiamo con il mondo naturale.

Una Biennale per la luce — Politecnico di Milano

Un progetto che esplora il potenziale della luce nell’ambiente urbano, sottolineando la sua importanza nel plasmare l’esperienza umana e l’identità culturale delle città.

DESIGN IN FLUX: FUTURE TRENDS IN CONTEMPORARY DESIGN — Loughborough University London

Un’esposizione che indaga sulle tendenze emergenti nel design contemporaneo. Tuttavia mette in evidenza come il design si evolve per rispondere alle mutevoli esigenze sociali, culturali ed economiche.

The Internet of Animals — École nationale supérieure des Arts Décoratifs

Una riflessione speculativa sul ruolo degli animali nella società digitale. Esplora come potrebbero interagire con la tecnologia e come potremmo utilizzare la tecnologia per comprendere meglio il loro comportamento.

Beyond the Screen: The Future of Digital Interaction — University College London

Attraverso una serie di prototipi interattivi, questo progetto esplora nuove modalità di interazione digitale al di là dello schermo tradizionale. Inoltre sottolinea l’importanza di considerare il contesto sociale e ambientale nell’evoluzione delle tecnologie digitali.

Gaze Upon the Invisible — Hochschule für Gestaltung und Kunst FHNW Basel

Attraverso l’uso di tecnologie avanzate di realtà aumentata, Gaze Upon the Invisible svela i mondi nascosti che circondano noi. Tuttavia invita gli spettatori a esplorare la complessità e la bellezza del mondo invisibile che ci circonda.

Shaping Tomorrow: Exploring the Intersection of Design and Futures Studies — Oslo School of Architecture and Design

Un’esposizione che esplora il potenziale del design come strumento per immaginare e plasmare il futuro. Mette in evidenza il ruolo cruciale delle prospettive future nel processo di progettazione e sviluppo.

Infinite Horizons: Exploring Space and Time in Design — University of the Arts London

Un’esplorazione delle dimensioni spaziali e temporali nel design. Una sfida alle convenzioni tradizionali. Apre nuove possibilità di espressione e innovazione attraverso l’uso creativo di materiali, forme e tecnologie.

Matter in Motion: Designing for Dynamic Environments — Aalto University

Un’esposizione che esplora come il design possa rispondere alle sfide poste da ambienti dinamici e in rapida evoluzione. Sottolinea l’importanza di adottare un approccio centrato sull’utente e sostenibile nella progettazione di soluzioni innovative.

Emerging Visions: Exploring New Frontiers in Design — Pratt Institute

Un’esposizione che presenta le visioni emergenti nel design contemporaneo, evidenziando il ruolo dei giovani designer nel plasmare il futuro attraverso l’innovazione e la creatività.

Crafting Futures: Celebrating Tradition and Innovation in Design — Royal College of Art

Un’esplorazione delle connessioni tra tradizione e innovazione nel design. Pertanto celebra la ricchezza e la diversità delle pratiche artigianali e il loro ruolo nel plasmare il nostro mondo contemporaneo.

Evolving Forms: Adapting Design to Changing Needs — MIT Media Lab

Un’esposizione che esplora come il design possa adattarsi e evolversi per rispondere alle mutevoli esigenze della società contemporanea. Sottolinea l’importanza di un approccio flessibile e sostenibile nella progettazione di soluzioni innovative.

Unbound Creativity: Exploring the Boundaries of Design — Rhode Island School of Design

Un’esposizione che esplora i confini del design e la sua capacità di liberare la creatività umana. Tuttavia invita gli spettatori a esplorare nuove possibilità e prospettive attraverso l’innovazione e l’esperimento.

Redefining Beauty: Challenging Norms in Design — Parsons School of Design

Un’esplorazione delle diverse percezioni della bellezza nel design. Il progetto tuttavia sfida le norme e i preconcetti culturali per promuovere l’inclusione e la diversità nella progettazione di soluzioni creative e innovative.

Infine questa esposizione eclettica, ogni progetto offre uno sguardo coinvolgente sul futuro del design e della creatività umana, invitando i visitatori a esplorare, riflettere o ispirarsi.

1 commento su “We Will Design 2024”

  1. Pingback: Tortona Design Week 2024 | designerspace

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