Dries Van Noten SS26 

Surf, luce e poesia: Julian Klausner reinventa l’estate con leggerezza e maestria

Il direttore creativo Julian Klausner ha presentato la collezione Spring Summer 2026 di Dries Van Noten durante la Paris Fashion Week, con un linguaggio visivo che mescola eleganza, ottimismo e un tocco di nostalgia retrò.

“La mia prima idea per questa collezione è stata quella di trasmettere un senso di facilità e ottimismo. Guardando il tramonto sulla spiaggia, osservando i surfisti tra le onde, sono rimasto colpito da quanto sia elegante la silhouette di una muta” 

racconta Klausner, evocando immediatamente immagini di movimento, luce e leggerezza.

L’eleganza spontanea dei surfisti e la poesia dei dettagli quotidiani

Il direttore creativo ha trovato ispirazione nell’atteggiamento regale dei surfisti sulla tavola, traducendolo in capi che combinano grandezza storica e semplicità quotidiana. La maglia grigia, con le sue linee morbide e naturali, diventa simbolo di quell’equilibrio tra gesto eroico e semplicità organica.

“Un momento tanto semplice quanto grande: il cielo pieno di colori, forme che appaiono, contrasti di una tavola rigida contro i delicati ciuffi delle acque schiumose e il luccichio del sole su di esse”

prosegue Klausner, ricordando come la collezione sia un inno alla primordialità e alla luce estiva, alla gioia di osservare ciò che spesso consideriamo banale ma che possiede una forza poetica intrinseca.

Dries Van Noten: la tradizione incontra la contemporaneità

Da sempre Dries Van Noten è sinonimo di equilibrio tra tradizione sartoriale e innovazione visiva. La SS26, pur evocando atmosfere familiari – stampe che richiamano Verner Panton o Marimekko – non perde mai il suo tocco sofisticato e riconoscibile. Julian Klausner conferma la sua padronanza della maison, fondendo stile urbano, tessuti pregiati e dettagli femminili in un risultato che resta profondamente coerente con l’estetica del brand.

La scelta del Palais de Tokyo come location, uno spazio quasi spoglio, ha ulteriormente valorizzato i capi: 400 sedie Luigi XVI, una sala bianca e la luce naturale hanno reso gli abiti i veri protagonisti. Le giacche ispirate alle mute da surf, con pieghe leggere, volant e colori chiari come verde lime, grigio chiaro e giallo canarino, sembrano respirare, evocando gioia e leggerezza estiva.

Dettagli che celebrano la luce e il movimento

“Gioiosi, ottimisti… come gli anni ’60” – osserva Klausner, sottolineando come strass e cristalli sui colletti, maniche e T-shirt riflettano la luce come il sole sul mare. Cappotti maschili dai colli rialzati e proporzioni maestose giocano con stampe di dischi rotti o foglie tropicali, una Pantone chic che combina storia e modernità.

Nonostante la familiarità di alcune scelte, l’esecuzione rimane straordinariamente curata, confermando Dries Van Noten come un marchio che parla attraverso i vestiti, senza bisogno di effetti scenografici o strategie di marketing rumorose.

La pura celebrazione della bellezza

Se c’è un elemento che distingue Dries Van Noten, è il rigore poetico nella presentazione. Nessun flash, nessuna celebrità in prima fila, nessun photo call: solo gli abiti, la luce e l’attenzione dello spettatore. Julian Klausner mantiene questa tradizione, ricordando al pubblico che la moda è innanzitutto un linguaggio visivo, non uno spettacolo di status.

Tra leggerezza e lusso: l’artigianato come poesia

Le sneakers flat multicolor, le cappe impalpabili, le tuniche geometriche e gli abiti con maxi pois o onde optical si combinano in un ecosistema stilistico armonico e sofisticato. L’eleganza borghese incontra l’esotismo astratto, il romanticismo dialoga con il dinamismo: il risultato è un’estate da indossare, non solo da ammirare, un equilibrio tra sogno e concretezza sartoriale.

Il Palais de Tokyo diventa così una scatola bianca illuminata dal colore, con cristalli che catturano la luce, volute ricamate sui cappotti e rouches che richiamano la schiuma marina. Toni brillanti come arancio, fucsia, verde acido e turchese si alternano in accostamenti sfidanti ma coerenti, creando un viaggio cromatico unico e immediatamente riconoscibile.

La Poesia di Dries Van Noten SS26 sotto la Guida di Julian Klausner

Sotto la direzione di Julian Klausner, Dries Van Noten conferma la sua capacità di raccontare storie attraverso colore, tessuti e stampe, rimanendo fedele alla propria tradizione senza mai cadere nella ripetitività. La collezione SS26 è una prova tangibile di questo equilibrio: un marchio storico che sa innovare con leggerezza, poesia e una sensibilità visiva unica.

La recente apertura della boutique-galleria nel quartiere di Brera dimostra quanto il brand non solo continui a crescere, ma sappia trasportare la sua estetica sontuosa anche nello spazio retail, trasformando ogni capo in un oggetto da vivere e sperimentare, e non semplicemente da ammirare.

In questa collezione, la luce del sole, il movimento del mare e la semplicità raffinata degli abiti diventano protagonisti. Dries Van Noten SS26 non è semplicemente una sfilata: è una poesia da indossare, un’esperienza sensoriale in cui l’eleganza, la storia e la modernità dialogano armoniosamente, rendendo ogni pezzo un piccolo capolavoro di narrazione visiva.

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Dries Van Noten SS26 – i look

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