Da flashback a fast forward: FENDI 100
La collezione Fendi FW25, presentata durante la Milano Fashion Week, ha segnato un evento storico nella tradizione della maison: il Centenario di Fendi. Per celebrare i 100 anni del brand, Silvia Venturini Fendi ha creato una collezione che non solo omaggia il passato, ma guarda anche con determinazione al futuro del marchio. Fendi 100 non è un semplice tributo nostalgico, ma un affresco che unisce memoria, innovazione e la visione di una moda senza tempo.
La Visione di Silvia Venturini Fendi
Silvia Venturini Fendi, direttrice creativa della maison, ha affermato con convinzione: “Non volevo soffermarmi troppo sugli archivi fisici. Per me, Fendi 100 riguarda più i miei ricordi personali – veri o immaginati – di ciò che Fendi era e di ciò che Fendi significa oggi.” Con queste parole, la designer ha dato voce alla sua filosofia: la storia di Fendi è una storia in continuo divenire, una storia che si nutre del suo passato senza restare intrappolata in esso. La collezione FW25 è quindi una fusione di memoria e innovazione, un mix perfetto tra tradizione e modernità. La designer ha saputo far rivivere l’essenza di Fendi, chiamata “Fendi-ness”, attraverso una serie di look che rielaborano i codici estetici iconici del marchio, mantenendo però sempre uno sguardo proiettato verso il futuro.
Fendi nasce nel 1925 come un piccolo laboratorio specializzato nella realizzazione di borse e stole di alta qualità. La sua identità si è evoluta nel tempo, mescolando il lusso con una forte dose di ironia e sensualità, ma sempre con un’attenzione maniacale alla qualità e alla tradizione sartoriale, tipicamente romana.
La Scenografia: Il Cuore Storico di Fendi
La scenografia della sfilata ha riprodotto fedelmente gli storici saloni di Via Borgognona, sede storica della maison a Roma. Qui, le cinque sorelle Fendi – Alda, Anna, Carla, Franca e Paola – hanno trascorso la loro infanzia, tra il gioco e il lavoro, costruendo il futuro di Fendi. Questo spazio iconico, che durante il giorno ospitava l’alta sartoria e la clientela più esclusiva, diventava di notte un rifugio per il jet-set di Cinecittà, dove storie, segreti e aneddoti venivano tramandati di generazione in generazione.
L’ingresso alla sfilata è stato segnato dal ripristino del portone storico della boutique, ma con un tocco moderno: il portone, infatti, si è aperto grazie a un meccanismo automatico, simbolizzando il passaggio dal passato al futuro. L’ambiente è stato reso ancora più suggestivo grazie alla moquette arancio, che creava delle isole su cui gli invitati prendevano posto. Le pareti laterali e le colonne erano rivestite di specchi, creando un effetto visivo di continuità temporale tra il passato, il presente e il futuro del marchio.
La Fendi BFF: I Personaggi e i Look Iconici
Un elemento distintivo della sfilata è stato il concetto di “Fendi BFF”. La collezione ha visto la fusione tra le collezioni Donna e Uomo, dove i vestiti sono diventati veri e propri personaggi e viceversa. Fendi BFF è stato rappresentato attraverso abiti realizzati con tessuti riciclati, diventando un simbolo di sostenibilità e innovazione, ma anche di lusso responsabile. Inoltre, durante la sfilata, sono apparsi diversi maxi charm, ispirati ai look proposti, che sono diventati immediatamente un successo commerciale. Questi charm, realizzati con materiali esclusivi, sono rapidamente andati sold out, segnando un nuovo trend nella moda Fendi.
I Look della Collezione Fendi FW25
La collezione Fendi 100 si è aperta in modo simbolico con i nipoti di Silvia Venturini Fendi, Dardo e Tazio, figli di Delfina Delettrez Fendi e Nico Vascellari, che hanno indossato gli stessi abiti che Karl Lagerfeld aveva disegnato per una campagna del 1968. Questa scelta non è casuale: nel 1968, proprio Silvia, a soli sei anni, aveva partecipato a una campagna simile, dando il via alla tradizione familiare che lega la famiglia Fendi alla maison. I bambini hanno così aperto simbolicamente il portone che rappresenta il passaggio dal passato al futuro.
La musica, curata da Michel Gaubert, ha giocato un ruolo fondamentale nel creare l’atmosfera giusta per la sfilata. I brani scelti, tra cui Never, Never Gonna Give Ya Up di Barry White e le voci di Ornella Vanoni, Mina, Patty Pravo e Franco Battiato, hanno accompagnato i modelli in un viaggio sensoriale che ha esaltato ogni singolo momento della sfilata. Ogni canzone ha dato profondità e carattere al racconto visivo di una moda che non invecchia mai, ma che è destinata a rimanere sempre attuale.
I look presentati durante la sfilata hanno esplorato temi di grande impatto. Si è iniziato con un abito realizzato in pelliccia a campana, indossato come fosse un abito. Questo look, che ha aperto la sfilata, è stato simbolico di come Fendi continui a reinventare materiali iconici come la pelliccia, rendendola contemporanea e adatta ai tempi moderni. Il finale della sfilata è stato caratterizzato da uno slip dress longuette, leggerissimo, impreziosito da trasparenze, intrecci bidimensionali e intarsi di pizzo, un tributo all’eleganza romana e al fascino senza tempo della moda Fendi.
Supermodelle e Il Cast della Sfilata
Un altro elemento che ha segnato la sfilata Fendi FW25 è stata la presenza di un cast di supermodelle leggendario. Da Penelope Tree a Deva Cassel, passando per Adriana Lima, Natasha Poly, Eva Herzigova, Yasmin Le Bon, Karen Elson, Doutzen Kroes, Paloma Elsesser, Angelina Kendall e Amelia Gray, tutte hanno portato in passerella l’essenza di Fendi. Queste modelle, che rappresentano l’eleganza senza tempo del brand, hanno dato vita a un momento iconico che ha celebrato la bellezza e la sensualità.
L’Evoluzione della Moda Fendi
I vestiti per la donna nella collezione FW25 sono una rilettura innovativa dei codici della femminilità, così come gli abiti per l’uomo rielaborano i comportamenti e gli atteggiamenti maschili. Silvia Venturini Fendi ha riportato alla luce il lavoro sulla pelliccia, uno dei cavalli di battaglia di Fendi, ma con un tocco contemporaneo. Oggi, la pelliccia, tradizionalmente utilizzata per i capi più pregiati, viene reinterpretata in chiave moderna con montone e tecniche di intarsio, a nido d’ape e patchwork, che ricordano la volpe, il visone e lo zibellino, ma non lo sono. Questo segno di trasformazione mostra come il brand continui a innovare, senza mai perdere il suo legame con la tradizione.
Il Futuro di Fendi
Silvia Venturini Fendi, unica responsabile della moda Fendi dopo l’uscita di Kim Jones lo scorso autunno, ha saputo creare una collezione che non è nostalgica, ma che guarda al futuro con grande consapevolezza. Con il logo 100, caratterizzato da due zeri capovolti e inclinati, ha voluto rappresentare l’infinito, un concetto che rispecchia la sua visione del brand: il passato e il futuro sono ciclici e si fondono in un unico, eterno, cerchio. Questo è il futuro di Fendi.
Famiglia e Made in Italy
La storia di Fendi è anche quella di una famiglia. Così come altre botteghe italiane, Fendi ha costruito la sua fortuna su una tradizione artigianale che ha saputo conquistare il mondo. Oggi, però, queste realtà sono sempre più rare. Le piccole botteghe artigiane stanno scomparendo, e con il centenario di Fendi, la maison ha voluto celebrare questa tradizione
, facendo rivivere il passato, ma spingendo anche verso il futuro. In una scena globale in cui il Made in Italy è sinonimo di qualità e eccellenza, Fendi è una delle ultime realtà a mantenere salda la propria identità familiare e il legame con il territorio.
Il Made in Italy rappresenta non solo la qualità, ma anche un concetto più ampio, quello della tradizione che si trasmette attraverso le generazioni. Il centenario di Fendi è, quindi, un’occasione per celebrare non solo un marchio, ma anche un modo di fare moda che resta fedele a se stesso, pur evolvendosi costantemente.
FENDI FW25 – i look