Il potere del quiet luxury e l’essere radicali

La sfilata Toteme SS26 si è distinta per una forza silenziosa e misurata, capace di esprimere radicalità attraverso la coerenza e il minimalismo.

Kling e Lindman, il duo scandinavo alla guida del brand, hanno portato in passerella una collezione che riflette il concetto di quiet luxury: lusso percepito, non ostentato, e raffinata attenzione ai dettagli.

La SS26 conferma che Toteme sa trasformare capi iconici in simboli di uno stile contemporaneo, vivo, aspirazionale, pur restando fedele alla propria estetica sobria e misurata.

Palette e materiali: minimalismo che prende forma

La palette cromatica della collezione è stata volutamente ridotta, quasi binaria, dominata dal bianco e dal nero. Solo sporadici tocchi di colore – un top rosa con collo e un abito dorato – spezzano l’austerità, diventando punti focali in un linguaggio visivo rigoroso e coerente.

Questa scelta mette in risalto ogni dettaglio sartoriale, ogni piega, ogni sovrapposizione, trasformando la semplicità cromatica in uno strumento creativo di grande effetto.

I materiali hanno giocato un ruolo centrale nel rendere la collezione dinamica e tattile. Cotoni increspati, lini invecchiati e maglie grezze conferiscono texture e movimento, mentre tessuti leggeri e trasparenti creano leggerezza e fluidità. Le canotte bianche, stratificate e cadenti sulle spalle, sembrano casuali ma sono il risultato di un preciso studio di proporzioni.

La stessa tecnica di “tumble-dry” valorizza T-shirt oversize, abiti-canotta e pantaloni plissettati, elevando i basici a pezzi sofisticati. Alcuni inserti in pelle, raramente presenti, spezzano la delicatezza dei tessuti, introducendo struttura, contrasto e modernità.

Silhouette e styling: eleganza senza clamore

Le silhouette Toteme SS26 sono fluide, leggere e respirano con chi le indossa. Dai trench cropped agli scialli appena appoggiati sulle spalle, dagli hot pants nascosti sotto camicie largamente sbottonate agli ensemble total white, la donna Toteme appare rigenerata, rilassata e impeccabile. Lo styling di Camilla Nickerson ha trasformato capi iconici – trench, set pigiama, canotte – in narrazioni visive, mostrando come il come si indossa sia tanto importante quanto il cosa si indossa.

Il concetto alla base della collezione è chiaro: Toteme non rincorre la novità effimera ma affina e approfondisce il proprio vocabolario stilistico. La coerenza diventa un atto di audacia. In un momento in cui molte maison inseguono l’effetto spettacolare, la forza della SS26 risiede nella disciplina, nella cura dei dettagli, nella capacità di rendere iconico ciò che a prima vista appare semplice.

Tessuti imperfetti e layering accurato creano un equilibrio tra lusso silenzioso, funzionalità e aspirazione estetica, definendo un minimalismo vivo, vissuto e contemporaneo.

Toteme SS26: il manifesto del quiet luxury

La sfilata Toteme SS26 non punta a colpi di scena, ma celebra la precisione sartoriale, il layering raffinato e la coerenza stilistica come strumenti di espressione.

La donna Toteme della primavera 2026 incarna un lusso misurato, un’eleganza naturale e senza clamore, capace di essere contemporaneamente aspirazionale e accessibile.

La collezione conferma la leadership del brand nel minimalismo scandinavo e nel quiet luxury, dimostrando che la vera audacia può risiedere nella costanza, nel dettaglio e nella capacità di raccontare uno stile unico attraverso pochi, essenziali elementi.

In un panorama di moda spesso dominato dall’esagerazione, Toteme ribadisce la propria filosofia: la semplicità può essere potente, e la coerenza radicale un gesto rivoluzionario. SS26 è un invito a osservare, indossare e apprezzare il minimalismo che parla senza urlare, confermando ancora una volta Toteme come punto di riferimento per il lusso contemporaneo e sostenibile.

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Toteme SS26 – i look

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