“A Capsule in Time” di Marina Tabassum
Nel 2025, il Serpentine Pavilion, uno degli eventi architettonici più attesi di Londra, ospiterà la visionaria architetta Marina Tabassum con il suo progetto “A Capsule in Time”.
Questo padiglione, che rappresenta una fusione tra temporaneo e permanente, incarna l’approccio sensibile e contestuale dell’architetto bengalese, che ha saputo mescolare in modo unico la modernità con la tradizione, il clima e la cultura locale.
La sua partecipazione al prestigioso evento segna un ulteriore traguardo nella sua carriera internazionale, dopo numerosi riconoscimenti, tra cui l’Aga Khan Award for Architecture nel 2016 per il progetto della Moschea Bait ur Rouf.
Un’Architettura Profonda e Radicata
Marina Tabassum è nota per il suo approccio unico all’architettura: ogni progetto è una risposta precisa e sensibile al contesto culturale, climatico e storico. Per Tabassum, l’architettura non dovrebbe mai essere un’entità astratta, ma una realizzazione che permetta alle persone di sentirsi connesse al luogo che occupano.
Non a caso, la sua firma stilistica è contraddistinta dalla creazione di spazi che sanno raccontare storie attraverso le forme, i materiali e la luce. Il Serpentine Pavilion, con il suo titolo evocativo “A Capsule in Time”, non fa eccezione: un’architettura che non solo si inserisce nel contesto di Kensington Gardens, ma dialoga con esso, trasformando lo spazio e la percezione del tempo.
“A Capsule in Time”: Un Progetto Dinamico e Sensoriale
Il design del 2025, caratterizzato da quattro capsule di legno disposte lungo un asse nord-sud, richiama immediatamente l’immagine di uno spazio fluido, capace di adattarsi e trasformarsi nel tempo. Queste strutture modulari sono dotate di una facciata traslucida che filtra delicatamente la luce naturale, creando giochi di ombre e riflessi che arricchiscono l’esperienza sensoriale di chi lo vive.
Il concetto di “cinetismo” è uno degli aspetti centrali del progetto: una delle capsule può muoversi, modificando la disposizione e dando vita a un nuovo assetto architettonico, quasi come se il padiglione si reinventasse continuamente, invitando il visitatore a riscoprire lo spazio sotto una luce diversa.
L’ispirazione per questo progetto proviene dalla tradizione dei giardini a pergola, in cui le architetture naturali, come le tettoie di bambù, permettono alla luce di penetrare attraverso il fogliame, creando un’atmosfera che unisce il mondo naturale con quello costruito.
Con “A Capsule in Time”, Tabassum porta questo linguaggio in un contesto contemporaneo, dove la memoria storica delle strutture Shamiyana del sud Asia incontra la modernità di un design interattivo e dinamico.
Una Visione Trasformativa: Il Ruolo dell’Architettura nel Sociale
Oltre alla sua carriera da architetta, Marina Tabassum è una figura fondamentale nella promozione di una visione più inclusiva e sostenibile dell’architettura. Fondatrice di Marina Tabassum Architects (MTA), il suo studio ha sempre privilegiato la ricerca sul cambiamento climatico e sull’impatto sociale dei progetti.
Il focus dell’architetto è rivolto verso le comunità emarginate, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita e garantire abitazioni dignitose anche in contesti difficili, come quelli che si trovano ai margini delle grandi città del Bangladesh.
Un’Architettura Per Tutti: La Filosofia di MTA
Il lavoro di MTA è radicato nella consapevolezza del contesto, e si contrappone all’architettura globale, che troppo spesso è indifferente al luogo in cui viene realizzata. Ogni progetto è pensato per rispondere alle esigenze specifiche di un sito, di una cultura e di una comunità.
Questo approccio ha portato Marina Tabassum a vincere premi prestigiosi e a ottenere riconoscimenti internazionali, come il già citato Aga Khan Award e l’inclusione nel TIME 100 delle persone più influenti al mondo nel 2024.
La Tradizione che Si Fa Futuro
Il padiglione progettato per il Serpentine Pavilion non è solo un’opera di architettura, ma un’opportunità per riflettere su come l’architettura possa essere più sensibile e più vicina al contesto e alle necessità della società. Con la sua visione, Marina Tabassum ci invita a pensare all’architettura non solo come un’arte da fruire esteticamente, ma come un mezzo per migliorare la vita quotidiana delle persone. Con “A Capsule in Time”, la luce che filtra attraverso il legno delle capsule diventa simbolo di un cambiamento profondo, capace di unire passato, presente e futuro.
Il Serpentine Pavilion 2025 di Marina Tabassum promette quindi di essere una delle edizioni più affascinanti della storia dell’evento, e rappresenta un ulteriore passo avanti nella carriera di una delle architette più rilevanti e innovative della scena internazionale. Un incontro tra sensibilità culturale, impegno sociale e innovazione progettuale che lascerà un segno indelebile nella storia dell’architettura.
Il sito Ufficiale di Serpentine Pavilion: https://www.serpentinegalleries.org