1950-1970 LA GRANDE ARTE ITALIANA

I Musei Reali di Torino

Il 19 ottobre 2024, le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino si preparano ad accogliere una straordinaria mostra dedicata ai capolavori degli artisti italiani del secondo dopoguerra.

Questo evento si presenta come una occasione unica per gli appassionati d’arte e per il pubblico in generale, poiché riunisce, per la prima volta, un corpus di 80 opere provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

La mostra “1950-1970 LA GRANDE ARTE ITALIANA ” si terrà presso le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino dal 19 ottobre 2024 al 2 marzo 2025, con orario dalle 10:00 alle 19:00.

Un’Esposizione Inedita

Questa mostra, intitolata “I nuovi maestri della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea”, sarà aperta al pubblico dal 12 ottobre 2024 al 2 marzo 2025. L’esposizione non solo celebra il trentennale rapporto tra la soprintendente Palma Bucarelli e un gruppo di artisti eccezionali, ma mette anche in risalto la ricchezza delle collezioni del museo romano.

Questa celebrazione artistica onora 21 artisti che hanno animato una stagione senza precedenti nel panorama dell’arte contemporanea italiana. Tra questi troviamo nomi di spicco come Ettore Colla, Pino Pascali, Alberto Burri, Lucio Fontana e Michelangelo Pistoletto.

La Curatela e la Visione Dietro l’Evento

La mostra “1950-1970 LA GRANDE ARTE ITALIANA” è stata prodotta dai Musei Reali di Torino in collaborazione con Arthemisia e curata dalla direttrice della GNAM, Renata Cristina Mazzantini, insieme al noto studioso Luca Massimo Barbero.

Il progetto è stato reso possibile grazie all’impegno di Mario Turetta, Capo Dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura e direttore delegato dei Musei Reali di Torino. Turetta ha dichiarato: «Sono felice di accogliere i capolavori della GNAM nei Musei Reali, dove ho contribuito a costruire le collezioni durante i miei anni in città».

Un Dialogo tra Storia e Modernità

Questa mostra rappresenta più di un semplice evento. È il risultato di un progetto rigoroso che si propone di mettere in luce la qualità delle collezioni della Galleria, spesso sottovalutata, e di porre l’accento sul ruolo da protagonista che la GNAM ha ricoperto nella formazione del patrimonio artistico italiano moderno e contemporaneo.

Palma Bucarelli, durante il suo mandato, ha avuto un ruolo cruciale nel creare legami con artisti innovativi e significativi, da Burri a Fontana, fino a Pascali. La curatrice Mazzantini ha evidenziato che l’esposizione va nella direzione del riallestimento delle collezioni della GNAM, fondato principalmente su un criterio monografico e storico, capace di mettere in luce la persona dell’artista, oltre alle sue opere.

Un Percorso Espositivo Coinvolgente

Il percorso espositivo si apre con opere emblematiche di Ettore Colla e Pino Pascali, introducendo il visitatore in un viaggio emozionante tra le correnti artistiche del dopoguerra. Capogrossi, con i suoi ideogrammi, viene presentato attraverso capolavori monumentali degli anni ’50 e ’60.

La mostra prosegue con una riflessione sul tema della materia, oggetto primario delle ricerche artistiche di quel periodo. In questa sezione, i visitatori possono ammirare opere di Lucio Fontana con i suoi “Concetti spaziali-Buchi” e Alberto Burri, che presenta un’opera aurorale come il “Gobbo” del 1950.

Le Innovazioni degli Anni ’50 e ’60

La mostra offre anche un approfondimento sull’astrazione, con opere di Afro e Piero Dorazio. Questi due artisti, insieme a Consagra, hanno segnato il successo dell’arte italiana negli Stati Uniti. Entrambi sono rappresentati da opere straordinarie, che preparano il pubblico a un confronto tra due giganti dell’arte contemporanea: Fontana e Burri. Questo dialogo culmina in una sezione dedicata, un omaggio che mette in risalto le affinità e le differenze tra i loro stili.

In un altro spazio espositivo, la città di Roma emerge come protagonista, mostrando opere significative di Mimmo RotellaGiosetta FioroniSergio LombardoTano Festa e Carla Accardi. Accardi, in particolare, avrà una saletta monografica dedicata, che offre un’intensa immersione nella sua visione artistica.

I Confronti Inediti

Un’altra parte cruciale della mostra è rappresentata dal confronto tra Piero Manzoni e Franco Angeli, entrambi amici e collaboratori. Angeli presenta un potente monocromo nero, mentre a Michelangelo Pistoletto è dedicata una saletta con un grande quadro specchiante del 1968. Questo spazio invita il pubblico a riflettere sulla capacità di Pistoletto di unire l’arte alla vita quotidiana.

Infine, l’esposizione culmina con una sezione dedicata a Mario Schifano e Pino Pascali. Pascali, che nel 1966 espose le sue “Armi” nella galleria torinese di Gian Enzo Sperone, riesce a unire idealmente Roma e Torino, anticipando l’Arte povera e dimostrando l’importanza del dialogo tra le diverse correnti artistiche.

1950-1970 LA GRANDE ARTE ITALIANA: I Maestri del Dopoguerra

“1950-1970 LA GRANDE ARTE ITALIANA” si preannuncia come un evento imperdibile. Non solo offre un’opportunità unica per esplorare i capolavori dell’arte italiana, ma invita anche il pubblico a riflettere sulle interconnessioni tra il passato e il presente.

La mostra rappresenta un’importante celebrazione della creatività e dell’innovazione, sottolineando il contributo degli artisti del secondo dopoguerra al panorama artistico contemporaneo. Non perdere l’occasione di immergerti in questa straordinaria esperienza artistica che arricchirà la tua comprensione dell’arte moderna italiana.

Qui il sito del museo: https://museireali.beniculturali.it

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