Andrea Castrignano 

Il design come arte sartoriale

Andrea Castrignano è una vera e propria icona nel mondo del design. Conosciuto ed amato da un vasto pubblico televisivo, Andrea è il designer che ha ispirato innumerevoli progetti in Italia e all’estero. 

Il suo straordinario talento plasma spazi, sia privati che commerciali, attraverso un approccio che si può paragonare a quello di un artigiano che crea abiti su misura. 

Andrea trasforma idee in progetti tangibili e guida in modo sicuro coloro che si affidano a lui per consegnare un risultato sempre sorprendente. 

Benvenuto Andrea e grazie di essere qui con noi oggi.

Chi è Andrea Castrignano oggi?

Andrea oggi è un interior designer che ha fatto della sua passione la sua vita. Mi sento di essere molto fortunato per questo, lavorare non mi pesa mai, anzi, mi stimola tutti i giorni! 

Il design e l’abitare contemporaneo sono in continua evoluzione. Cosa significa abitare oggi e come si evolverà il design?

Credo che il mondo del design fosse fin troppo elitario, poco compreso e valorizzato dalla maggioranza. Credo anche che la pandemia abbia dato un grande scossone al tema “casa”, perché costretti alle nostre mura domestiche, abbiamo compreso l’importanza e la preziosità di vivere in un ambiente si funzionale ma anche esteticamente gradevole. Abbiamo imparato a valorizzare gli spazi, ad arredare i balconi o il giardino per chi ne aveva la possibilità.

Come mi immagino la casa del futuro? Sicuramente più smart, considerando le ultime tecnologie e le continue innovazioni nel mondo del design. 

Il tuo approccio al design è tailor-made. Ci puoi raccontare in cosa consiste?

Creare qualcosa di sartoriale significa semplicemente permettere a chiunque si affidi a me di avere qualcosa che lo rappresenti, lo racconti. La casa non dovrebbe raccontare qualcosa di chi la abita? Io credo fortemente nell’inclusione e fin dai miei esordi ho cercato di democratizzare un mondo, quello dell’interior design, fortemente elitario e poco accessibile. Anche oggi, porto avanti la sartorialità ma anche modalità di ristrutturazione e di relooking che possano rispondere alle esigenze e alle possibilità dei miei committenti. Progetti inclusivi, universali e sartoriali!

Il lavoro di un designer richiede molte competenze oggi e un costante aggiornamento. Come nascono i concept di ogni progetto e quale processo segui per giungere alla fase finale?

Il lavoro dell’interior designer deve in primis tenere conto delle necessità e dello stile dei propri clienti per creare un progetto che rispetti le loro esigenze e che racconti qualcosa di loro. Il rapporto che si crea con i miei committenti è di fiducia reciproca, loro si affidano a me, al mio studio, al mio know-how e io mi affido ai loro stimoli, alle loro idee, cercando di partire da quelle per studiare il progetto. Quindi sì, per rispondere alla sua domanda, i clienti sono una fonte preziosissima di ispirazione, stimolo e crescita ed è il primo punto di partenza per i miei progetti. Rimanere costantemente aggiornato sulle nuove tendenze e tecnologie è un dovere che ho nei confronti del mio lavoro e dei miei committenti, pertanto, le mie ricerche sono pressoché quotidiane per non farmi scappare idee e novità da proporre!  

Guardando ai tuoi ultimi mesi di lavoro, quali sono state le richieste più frequenti che hai ricevuto e quali trend hai individuato?

Le richieste più frequenti? Partiamo dall’attenzione maggiore che abbiamo per la nostra casa. Le persone ora, sicuramente anche dopo la pandemia, hanno voglia di investire sulla propria casa, di creare un ambiente bello e confortevole in cui sentirsi bene. Anche la richiesta di arredare gli spazi esterni è altissima, che sia un piccolo balconcino, un terrazzo o un giardino, ora i miei clienti vogliono che queste zone vengano trattate con la stessa attenzione per il dettaglio che riservo agli interni.  

I costi delle ristrutturazioni e l’ampia gamma di soluzioni rendono difficile la scelta per chi vuole ristrutturare. Qual è il tuo consiglio in merito?

Ristrutturare implica sicuramente sostenere delle spese importanti. Io nel mio piccolo, fin dal primo incontro, cerco di capire e rispettare i budget che si sono fissati i miei committenti, proponendo anche soluzioni più avvicinabili a livello economico, anche perché noto che è molto soggettiva la volontà di spesa su determinate componenti d’arredo. Un consiglio spassionato? Non cercate di andare al risparmio su elementi fondamentali e strutturali della casa perché purtroppo nel tempo quei risparmi tornano indietro con gli interessi!

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La tua caratteristica valigetta ti accompagna sempre nei tuoi spostamenti. Ci permetteresti di dare un’occhiata a cosa contiene?

La mia valigetta credo sia diventata un tratto distintivo di Andrea Castrignano. Cosa porto con me? Naturalmente la mia cartella colori, l’iPad con i progetti da mostrare ai committenti, un metro laser, una matita e una penna per improvvisi momenti di creatività!

Tra i numerosi impegni, quando trovi il tempo per goderti la tua casa, cosa ti piace fare e quali sono gli spazi in cui ti senti più a tuo agio?

Ho la fortuna di lavorare con mio marito con il quale non condivido solo le mura domestiche ma anche il mio studio. A questo proposito, devo ammettere che, come per i miei committenti, ho creato il nuovo studio a mia immagine e somiglianza per sentirmi bene e “a casa” anche quando sono a lavoro. Un piccolo consiglio, l’aspetto psicologico ormai è praticamente fondamentale, un punto cardine nel design di interni che valuta come viviamo nell’ambiente circostante e io, sia a casa che sul lavoro, non ho mai perso di vista questo aspetto!

Hai collaborato con numerose aziende nel corso della tua carriera. Qual è l’importanza delle collaborazioni tra designer e aziende nel panorama attuale?

È fondamentale ma non pensate che sia semplice. Nel corso della mia carriera sono venuto a contatto con numerosissime aziende e la difficoltà più grande è stata scegliere quelle giuste a cui legarmi. Alla fine, quando un committente mi sceglie, sposa anche le aziende con cui collaboro e creare un rapporto di reciproca fiducia è fattibile solo se si ha alle spalle dei rapporti consolidati con i propri partner.
Inoltre, considero fondamentale il continuo aggiornamento, conoscere le aziende che mi cercano e perché no, contattare io stesso quelle che ritengo interessanti e in linea con le mie esigenze. 

Esiste una collaborazione che sogni di realizzare in futuro?

Il mio sogno nel cassetto è ristrutturare un hotel, chissà prima o poi nella vita…

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Abbiamo notato la tua passione per le carte da parati. Come i vestiti su misura, le carte da parati sembrano essere diventate “vestiti” per le pareti. Il nostro atelier salentino è impegnato in questo da diversi anni. Quali novità individui e quali caratteristiche deve avere una carta da parati oggi?

Lei ha definito le carte da parati “vestiti” per le pareti e io da sempre mi definisco sarto! Durante la mia carriera ho avuto la possibilità di disegnare numerose carte da parati e ogni volta, creare qualcosa di diverso, che piacesse al mio pubblico è stata una sfida! 

I colori nei wallpaper non devono mai mancare, se no non sarebbero firmate Andrea Castrignano. Fondamentale è anche creare delle grafiche che non stanchino, che sì diano carattere alla casa ma non diventino ingombranti. Un’impresa insomma! 

Lo studio di progettazione spesso diventa la seconda casa per i designer. Vale lo stesso per te? Ci racconti come è organizzato il tuo studio?

Confermo, i miei collaboratori possono confermare! Se potessi vivrei nello studio e infatti ho avuto un’attenzione al dettaglio quasi maniacale quando l’ho progettato e ora che ha preso forma, ci tengo ad avere massima cura perché è la mia seconda casa. 

Gli show-room stanno vivendo un’evoluzione continua. Come prevedi che cambierà l’approccio agli show-room e il mercato dell’interior design?

Il mondo dell’interior design e degli showroom sta cambiando in modo velocissimo. Starci dietro non è semplice ma è fondamentale per essere sempre attivi e competitivi sul mercato. Ritengo che gli showroom abbiamo un ruolo ancora fondamentale perché è verissimo che il mondo si sta digitalizzando ma, per fortuna, quando si tratta della propria abitazione sono numerosissimi i committenti che vogliono vedere i prodotti, toccare i tessuti per valutare consciamente il proprio investimento. Quindi, per tornare alla domanda, si l’evoluzione è assolutamente in corso e bisogna seguire il flusso, digitalizzando il più possibile e adottando nuove tecnologie del settore, però cercando di trasmettere al cliente finale la preziosità dell’esperienza dell’acquisto in showroom. 

Il tuo lavoro non riguarda solo il design ma anche l’influencer marketing. Quali consigli daresti ai giovani che si avvicinano a queste professioni?

Direi che coniugare l’interior design e l’influencer marketing sia stato per me vincente. Il primo mi da modo di esprimere la mia creatività, le mie idee e di realizzarle attraverso i miei committenti; il secondo da voce a tutto quello che faccio, raggiunge ancora più persone di quante nella mia testa immaginassi e mi permette di arrivare nelle case di tutti. 

Un consiglio? Siate autentici in quello che fate, ripaga sempre!

Prima di concludere e ringraziarti sinceramente per il tuo tempo, vorremmo conoscere la tua opinione sull’architettura contemporanea. Mentre la moda e il design sembrano godere di un periodo d’oro, l’architettura sembra attraversare una fase diversa. Cosa credi possa mancare nel settore dell’architettura e quale invito vorresti lanciare a tutti coloro che lavorano in questo campo?

Il mondo della progettazione, oggi, si sta confrontando con il tema della rigenerazione urbana esplorando continue contaminazioni tra l’ambiente, l’inclusione sociale e la bellezza.

La nuova consapevolezza ambientale ha definitivamente messo in crisi il nostro modo di concepire le costruzioni, quindi oggi concepire determinati edifici non è più possibile.  

Un consiglio? Più che altro mi sento di esprimere una speranza bisogno di giovani sperimentatori di tecnologie e promotori di valori sociali e simbolici sui quali costruire un futuro migliore e più responsabile; quindi, siate coraggiosi nel portare avanti le vostre idee e di evolvere con il mondo. 

Qui il sito per restare aggiornati sul mondo di Andrea Castrignano.

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